LAURA GEMSER: BIOGRAFIA

Provenienza: il sito di NOCTURNO www.ulysse.net

Laura Gemser è nata nel 1950 in Indonesia, all’isola di Giava. Esordisce come modella, poi il suo agente la segnala anche a produttori europei di cinema e quasi subito viene scritturata: sono i primi anni Settanta, e il cinema erotico è molto sensibile alle attrici esotiche, come mostrano in Italia i successi di "Il dio serpente" o di "Bora Bora".
Laura Gemser arriva nel nostro paese ed è subito protagonista di Amore libero - Free Love di Pier Ludovico Pavoni, al fianco di Enzo Bottesini che proprio in quel periodo godeva di grande popolarità televisiva essendo stato uno dei campioni del gioco a premi Lascia o raddoppia, presentato da Mike Buongiorno, e sucessivamente come campione di sport subacquei.
L'anno dopo si sposta in Francia per un piccolo ruolo (è una massaggiatrice che eccita la protagonista di Emmanuelle 2 L’antivergine, seguito "ufficiale" del famoso film erotico francese), ma quella parte, assieme alle molte copertine ottenute sulle principali riviste erotiche, contribuisce in modo decisivo alla sua carriera. Tornata in Italia, gira Emanuelle Nera per la regia di Bitto Albertini, poi conosce Joe D’Amato e inizia un rapporto quasi esclusivo con i suoi film (nel frattempo, ha sposato l'attore italiano Gabriele Tinti). Emanuelle Nera, che sarà protagonista di una lunga serie di film, non ha molto a che vedere con l’Emmanuelle (con due emme) resa famosa dal film francese: nella serie italiana, infatti, la campionessa dell’amore libero è una fotoreporter di colore che si aggira per i paesi del mondo praticando il sesso ma anche cercando curiosità sulle quali imbastire, oltre alle relazioni personali, anche redditizi servizi fotografici. Insomma, la campionessa dell'erotismo in Francia è una signora borghese, annoiata, sottratta dalle ricchezze del marito a obblighi di lavoro mentre la sua collega italiana ama il sesso ma deve comunque sbarcare il lunario: e queste differenze di attitudini sono obbligatorie perchè la serie italiana delle Emanuelle è di fatto un ripresa di quei film come Mondo cane, che tanto scandalo avevano suscitato nei primi anni Sessanta andando a scovare finte situazioni estreme nel mondo (cannibali, sacrifici umani, sesso strano) e presentandoli al pubblico come se fossero reportages mentre erano quasi sempre ricostruzioni.
In seguito, la carriera di Laura Gemser è continuata in stretto contatto con il cinema di Joe D’Amato. Intervistata da Manlio Gomarasca nel bel volume Io, Emanuelle (Nocturno Cinema, 1977), Laura Gemser conferma di essersi ritirata dalla recitazione e di essersi dedicata ad altre attività: è soprattutto costumista per il cinema (soprattutto per quello di D'Amato), ma per hobby realizza anche abiti con materiale usato che poi vende sul mercato dui Porta Portese, a Roma, dove ormai si è fermata a vivere anche dopo il dolore recatole dalla morte del marito Gabriele Tinti. Nella sua carriera ha lavorato in molti film a bassissimo costo, ma anche al fianco di Orson Welles in La nave dei dannati di Stuart Rosemberg (1977), dove è l’accompagnatrice del corpulento protagonista: lei non parla mai, ma la sua presenza fisica è veramente indimenticabile.

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