Provenienza:
allegato alla VHS "La maschera del demonio"; collana ROSSO
SANGUE edizioni NOCTURNO.
Barbara Crossly-Steele, nasce nel 1938 in Inghilterra da una madre
pianista e un padre imprenditore. Svelando un innato senso artistico,
la Steele frequenta prima la Chelsea Art School della London University
e poi la Sorbona dove studia scenografia e teatro.
11 suo esordio avviene in teatro, a Glasgow, quasi per caso sostituendo
all'ultimo momento un'attrice indisposta. 1 primi impegni cinematografici
sono una serie di commedie di poco spessore che lasciano ampiamente
insoddisfatte le aspettative della neo-attrice. Per una fortunata serie
di coincidenze, nel 1960, Barbara Steele giunge in Italia dove viene
ingaggiata come protagonista femminile assoluta nel film di Mario Bava
La maschera del demonio, in cui recita il doppio ruolo della perfida
strega Asa e della virginale e indifesa Katia. La sua partecipazione
a La maschera del demonio ha segnato profondamente lo sviluppo successivo
della carriera di Barbara Steele, ormai conosciuta a livello intemazionale
come regina dell'horror gotico, anche se non particolarmente lusinghieri
furono i termini con cui la Steele descriveva Bava, il suo regista pigmalione:
"Sembrava un fantasma che camminava senza far rumore, poco attento
alla recitazione degli attori, al posto mio ci poteva essere chiunque
altra". In realtà l'attrice in quegli anni pareva non volersi
assolutamente ridurre al ruolo di "prima donna" del cinema
dell'orrore all'italiana e assumeva nei confronti di fan e registi atteggiamenti
da diva che stridevano fortemente con i personaggi portati sullo schermo
e con le piccole produzioni in cui puntualmente si trovava a lavorare.
Infatti, dopo 1'enorme successo del film di Bava Roger Corman la vuole
per POZZO e il pendolo (1516 1) a fianco di Vincent Price, mentre 1'anno
dopo in Italia con Riccardo Freda realizza L'orribile segreto del dr.
Hichcock e Lo spettro.
Successivamente interpreta due film per la regia di Antonio Margheriti:
Danza macabra (1963), uno delle sue prove migliori e I lunghi capelli
della morte (1964). Oltre a un'altra manciata di pellicole del genere,
tra. cui vale la pena ricordare almeno l'interessante Amanti d'oltretomba
(1965) di Mario Caiano, la sua grande occasione la Steele la sfiora
prendendo parte, in un piccolo ruolo, al film di Federico Fellini 8
e 1/2, mentre Monicelli la vorrà per una sorta di autoparodia
in L'armata Brancaleone,dove è una sadica bizantina che frusta
Vittorio Gassman. Più di recente Barbara Steele, trasferitasi
definitivamente in America, ha smorzato i toni da diva e rivalutato
la sua figura di dark lady del cinema horror prendendo parte, in gustosi
cammei per appassionati, a film quali Piranha di Joe Dante e ll demone
sotto la pelle di David Cronenberg.
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