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Alle soglie del XV secolo, l'Italia è divisa in piccoli stati, forti politicamente ed economicamente. In questo clima di generale benessere, le città s'ingrandiscono e s'arricchiscono di palazzi signorili nei quali si svolge un'intensa attività culturale: ricerca scientifica, filosofia, poesia, musica, danza. Al centro degli interessi si colloca ora l'uomo, in tutte le sue risorse morali e intellettuali. Il mondo che ci circonda è visto non più come uno scontro di forze misteriose, spiegabili solo con il disegno divino, ma come una realtà ordinata da leggi, che l'ingegno umano può scoprire e padroneggiare. Umanesimo è il nome che si dà a questa tendenza del pensiero. Come i letterati riscoprono e studiano le opere della letteratura classica, così gli artisti riconoscono nelle opere dell'antichità un modello da studiare e da riproporre sia pure in forme nuove. L'Umanesimo valorizza il singolo uomo, l'individuo. Anche l'artista rivendica la propria individualità. Ora l'artista si sente un "creatore", che realizza la propria genialità fin nel momento in cui elabora il progetto della propria opera. E' per questo che assistiamo in questo secolo all'emergere di straordinarie personalità artistiche. Il centro più vivace della cultura umanistica è Firenze, nella quale la famiglia dei Medici impone gradatamente la propria signoria. Con Lorenzo dé Medici, nella seconda metà del secolo Firenze conoscerà il suo massimo splendore.
Cristoforo Colombo
(Genova 1451? – Valladolid 1506)
Papa Innocenzo VIII ( 1432 - 1492 )
Lorenzo de Medici detto il Magnifico ( 1449 - 1492 )
Gian Galeazzo Visconti (? 1351 - Melegnano 1402)
Filippo Maria Visconti (Milano 1392 - ivi 1447)
Francesco I Sforza (San Miniato 1401 - Milano 1466)
CESARE BORGIA, detto 'Il Valentino' (Roma 1475 - Pamplona, 1507)
Pio III papa dal 22 settembre al 18 ottobre 1503
Antonello da Messina (1425-30 ca - 1479)
Beato Angelico (nacque a Vicchio Mugello tra il 1395-1400 - 1455)
Tiziano Vecelli (Pieve di Cadore (Belluno) 1490 – Venezia 1576 )
Jacopo Bellini (Venezia 1396? – 1470?)
Hieronymus Bosch ('s Hertogenbosch 1450 circa - Agosto 1516)
Sandro Botticelli ( 1445 - 1510 )
Bramante (Monte Adrualdo 1444 - Roma 1514)
Galeazzo Maria Sforza ( 1444 - 1476)
Filippo Brunelleschi ( 1377 - 1446 )
Leonardo da Vinci ( 1452 - 1519 )
Cosimo de' Medici detto il Vecchio
Vincenzo Foppa ( 1427-1430 - 1515-1516 circa )
Domenico Bigordi detto il Ghirlandaio ( 1449 - 1494 )
Masaccio al secolo Tommaso Cassai ( 1401 - 1428 )
Giovanni della Casa (1503-1556)
Angelo Dovizi detto il Bibbiena (1470-1520)
Piero della Francesca (Borgo San Sepolcro 1420ca - 1492)
Papa ALESSANDRO VI (Rodrigo de Borgia) (Spagna, 1431 - Roma 1503)
Luigi XII, Re di Francia (1462-1515)
Gli stati regionali italiani nel 1400
Le scoperte geografiche del 1400
Confini territoriali nel Quattordicesimo Secolo
Il Quattrocento:
Gian Galeazzo Visconti, rifugiato nel castello di Marignano per sfuggire all'epidemia di peste, che ha iniziato a sconvolgere l'Italia e l'Europa a partire dal 1347, decreta la creazione di un ufficio di sanità, poi istituzionalizzata da Filippo Maria Visconti negli anni successivi.
L'Umanesimo
E' un movimento culturale che comincia verso la fine del Trecento ed è caratterizzato da un profondo amore per la latinità come modello di vita e civiltà ispirate alla libertà e alla dignità spirituale dell'uomo.
La prima metà del Quattrocento
La produzione letteraria in volgare della prima metà del secolo ha scarsa importanza, dato il prevalere dell'opera degli umanisti.
La seconda metà del Quattrocento
La letteratura nella seconda metà del secolo si esprime essenzialmente in volgare.
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