Cronologia degli Eventi Nazisti

1918

9 novembre

Abdicazione del Kaiser. Nasce la Repubblica di Weimar.

1919

5 gennaio

Anton Drexler fonda la Deutsche Arbeiterpartei.

1920

24 febbraio

Il partito di Drexler si ribattezza in NSDAP e proclama il programma dei 25 punti.

1921

10 luglio

Hitler diventa capo della NSDAP.

1923

8-9 novembre

Fallito putsch di Hitler a Monaco.

1924

1 aprile

Condannato a 5 anni di detenzione, Hitler entra nella fortezza di Landsberg.

20 dicembre

Hitler viene liberato.

1925

27 febbraio

Ricostituzione del Partito nazionalsocialista che era stato messo al bando dopo il putsch del 1923.

1928

6 maggio

Alle elezioni per il Reichstag la NSDAP conquista il 2,6 per cento dei suffragi.

1930

23 gennaio

La NSDAP entra per la prima volta nel governo di un Land, in Turingia.

14 settembre

Alle elezioni per il Reichstag la NSDAP ottiene il 18,3 per cento dei suffragi.

1931

11 ottobre

Fronte di Harzburg dell"'opposizione nazionale" con la partecipazione della NSDAP.

1932

13 marzo-10 aprile

Nei due turni delle elezioni presidenziali Hitler ottiene rispettivamente il 30,1 e il 36,8 per cento dei suffragi (Hindenburg il 49,6 e il 53 per cento).

6 novembre

Nuove elezioni del Reichstag: leggero arretramento della NSDAP con il 33,1 per cento dei suffragi.

1933

30 gennaio

Dopo che i grandi gruppi industriali e finanziari ritirano l'appoggio al gabinetto Schleicher, il presidente Hindenburg affida la carica di cancelliere ad Adolf Hitler.

28 febbraio

Dopo l'incendio del Reichstag vengono emanate le prime leggi repressive contro gli avversari del nazionalsocialismo.

5 marzo

Elezioni terroristiche: la NSDAP ottiene il 43,9 per cento dei suffragi, i suoi alleati tedesco nazionali 1'8 per cento.

20 marzo

Apertura del Lager di Dachau

21 marzo

Istituzione del Tribunale speciale

23 marzo

Il Reichstag amputato vota i pieni poteri a Hitler.

31 marzo

Prima legge contro l'autonomia dei Lander.

1 aprile

Boicottaggio contro le attività ebraiche.

7 aprile

La legge per l'epurazione della burocrazia introduce la discriminazione contro gli ebrei.

10 maggio

Rogo dei libri per "purificare la cultura tedesca"

22 giugno-5 luglio

Scioglimento e auto-scioglimento di tutti i partiti del sistema di Weimar.

14 luglio

La NSDAP è proclamata unico partito consentito; legge per la tutela della razza dalle malattie ereditarie.

20 luglio

Concordato con la Santa Sede.

14 ottobre

Uscita della Germania dalla Società delle Nazioni.

1934

27 febbraio

Legge sull'ordinamento del "lavoro nazionale".

26 aprile

La Gestapo autorizzata a procedere ad arresti in "Custodia preventiva".

30 giugno

Resa dei conti con le SA e uccisione di Rohm.

2 agosto

Alla morte di Hindenburg Hitler diventa anche presidente del Reich.

1935

13 gennaio

Trionfo nazista nel plebiscito della Saar.

16 marzo

Reintroduzione della coscrizione obbligatoria.

15 settembre

Leggi di Norimberga contro gli ebrei.

1936

7 marzo

Il Reich rioccupa la Renania smilitarizzata a Versailles.

17 giugno

Heinrich Himmler nominato Reichfuehrer delle SS e capo della polizia.

28 luglio

Primo intervento di aerei tedeschi in Spagna.

9 settembre

Deciso il piano quadriennale per l'economia di guerra.

23 ottobre

Conclusione dell'Asse Roma Berlino.

25 novembre

Stipulazione del Patto anti-Comintem con il Giappone.

1 dicembre

La Hitlerjugend diventa l'organizzazione statale della gioventù.

1937

5 novembre

Conferenza di Hitler con i capi militari: direttive per l'invasione dell'Austria e della Cecoslovacchia.

1938

4 febbraio

Sostituzione dei capi militari e del ministro degli esteri in vista della preparazione bellica.

12 marzo

Annessione (Anschluss) dell'Austria.

30 settembre

Il Patto di Monaco riunisce i Sudeti alla Germania.

9 novembre

"Notte dei cristalli" e pogroms contro gli ebrei.

1939

15 marzo

Invasione e distruzione della Cecoslovacchia.

22 maggio

Conclusione del Patto d'acciaio con l'Italia.

23 agosto

Conclusione del Patto di non aggressione con l'Urss.

1 settembre

Aggressione della Polonia e inizio della seconda guerra mondiale.

1940

20 maggio

Apertura di Auschwitz

14 giugno

La Wehrmacht entra a Parigi.

1941

22 giugno

Inizio dell'aggressione all'Unione Sovietica.

12 dicembre

Decreto "Notte e nebbia"

1942

20 gennaio

La conferenza di Wannsee coordina le direttive per la "soluzione finale" della questione ebraica.

1943

31 gennaio

La sesta armata tedesca capitola a Stalingrado.

18 febbraio

Goebbels proclama la "guerra totale".

25 agosto

Himmler è nominato ministro dell'interno del Reich.

9 settembre

Dopo la capitolazione dell'Italia la Wehrmacht inizia l'occupazione del territorio dell'ex alleata.

1944

6 giugno

Sbarco degli angloamericani in Normandia.

20 luglio

Attentato contro Hitler nel suo quartier generale.

1945

4-11 febbraio

La conferenza di Yalta tra Roosevelt, Churchill e Stalin decide l'occupazione quadripartita della Germania sconfitta.

30 aprile

Hitler si uccide nel bunker della Cancelleria nella Berlino assediata dall'Armata rossa.

5 maggio

Liberazione di Mauthausen.

8 maggio

Capitolazione senza condizioni delle forze armate tedesche.

17 luglio-2 agosto

La conferenza di Potsdam stabilisce i criteri per l'occupazione quadripartita della Germania.

19 novembre

Inizio del processo dinanzi al tribunale militare internazionale di Norimberga.



La Repubblica Di Weimar

Il regime politico stabilitosi in Germania dopo il crollo dell'Impero al termine della prima guerra mondiale. Un'Assemblea nazionale costituente fu incaricata di elaborare le strutture costituzionali della repubblica proclamata il 9 novembre 1918. L'Assemblea, riunitasi a Weimar il 6 febbraio 1919, preparò una costituzione, promulgata l'11 agosto 1919, che diede vita a uno Stato federale repubblicano, il Reich, composto di diciassette Stati (Länder), i quali lasciavano alla competenza amministrativa del Reich gli affari relativi all'esercito e alla politica estera, e inoltre quelli relativi ai mezzi di comunicazione e alle poste. Il potere legislativo era diviso tra due assemblee: il Reichstag e il Reichsrat. Il Reichstag, eletto per quattro anni a suffragio universale e col sistema proporzionale, preparava e votava le leggi e il bilancio, e poteva rovesciare il governo, responsabile di fronte all'Assemblea. Il Reichsrat, formato dai delegati dei Länder, aveva funzione eminentemente consultiva e poteva differire l'applicazione di una legge votata dal Reichstag. Il potere esecutivo spettava al presidente del Reich, eletto per sette anni (e rieleggibile) dai cittadini aventi più di venticinque anni (cosiddetto principio “organico”, col quale si cercava di evitare la meccanicizzazione della vita politica del paese). Il presidente, che promulgava le leggi e designava il cancelliere, capo del governo, poteva sciogliere il Reichstag, disponeva delle forze armate e del diritto di ristabilire l'ordine sospendendo i “diritti fondamentali”. Una serie di “diritti fondamentali” (o Grundrechte) riconosceva l'uguaglianza dei gruppi confessionali o politici, rendevano l'insegnamento primario obbligatorio per otto anni e confermavano ai lavoratori un insieme di garanzie conquistate nei primi mesi del 1919 (otto ore, contratti collettivi di lavoro, generalizzazione delle assicurazioni sociali, ecc.). Benché questa costituzione avesse cercato di stabilire un regime a un tempo parlamentare, democratico e sociale, la repubblica di Weimar si trasformò in una repubblica di tipo presidenziale, in cui il prestigio del presidente e capo dello Stato, Hindenburg (1925-1934), controbilanciava largamente quello dei successivi Reichstag, sempre alla ricerca di un'impossibile maggioranza. L'instabilità governativa che ne risultò (diciannove governi dalla riunione dell'Assemblea nel 1919 all'avvento di Hitler nel 1933) portò così alla crisi un regime al quale i partiti conservatori e nazionalisti non avevano mai perdonato né le sue origini rivoluzionarie né la sua accettazione del trattato di Versailles. La crisi economica del 1929 e i successivi scioglimenti del Reichstag (1928, 1930, 1932, 1933) portarono così alla soppressione definitiva del regime parlamentare di Weimar a vantaggio della dittatura nazionalsocialista.

Asse Roma Berlino

Hitler e Mussolini

Denominazione attribuita da Benito Mussolini, col discorso di Milano del 1° novembre 1936, alla politica di alleanza tra l'Italia e la Germania, fissata negli accordi di Berlino del 23 ottobre 1936. In questo discorso Mussolini dichiarò che l'accordo italo-tedesco “non è un diaframma, è piuttosto un asse, attorno al quale possono collaborare tutti gli Stati europei animati da volontà di collaborazione e di pace”. Tre anni più tardi la politica di alleanza venne sancita col “patto d'acciaio” del 22 maggio 1939 e condusse alla seconda guerra mondiale.

Leggi Di Norimberga

Leggi razziali contro gli ebrei emanate nel settembre 1935 nella città bavarese divenuta, per opera di Julius Streicher, il centro dell'antisemitismo tedesco. Queste leggi privarono gli ebrei della cittadinanza tedesca, del diritto di voto, della possibilità di accedere a qualsiasi carica pubblica e proibirono loro di contrarre matrimonio o di avere rapporti sessuali con ariani. Poi tali leggi furono integrate con altri tredici decreti che posero gli ebrei fuori legge.

Notte Dei Cristalli

Notte dal 9 al 10 novembre 1938, in cui nella Germania hitleriana ebbe luogo la prima grande persecuzione organizzata contro gli Ebrei. (Ne fornì il pretesto l'uccisione di un segretario dell'ambasciata tedesca a Parigi, per mano di un esule ebreo, avvenuta il 7 novembre.) Secondo un primo rapporto del principale organizzatore delle violenze, Reinhard Heydrich, nella notte furono incendiate o distrutte 195 sinagoghe, 815 botteghe e 171 case di abitazione di Ebrei; gli Ebrei uccisi furono 36, e 20.000 furono arrestati. Ma il numero delle vittime fu probabilmente superiore. La “notte dei cristalli” (così detta per il gran numero di vetrate infrante) segnò l'inizio della fase più violenta dell'attuazione su vasta scala delle dottrine antisemite del nazismo.

Incendio Del Reichstag

La distruzione del palazzo del Reichstag in seguito all'incendio del 27 febbraio 1933, provocato dai nazisti e da essi attribuito ai comunisti, servì di pretesto a una politica di rappresaglie contro questi ultimi. Il processo per l'incendio del Reichstag (settembre-dicembre 1933) si concluse con la condanna a morte del comunista olandese Van der Lubbe, e con l'assoluzione per mancanza di prove dei principali imputati (Torgler, Dimitrov).

Notte Dei Lunghi Coltelli

Sanguinosa epurazione effettuata da Hitler il 30 giugno 1934 nelle file delle SA (Sturmabteilungen, “reparti di assalto” del partito nazista). Le intenzioni di compiere una “seconda rivoluzione” di carattere socialmente eversivo, che venivano attribuite al capo delle SA, Ernst Röhm, allarmavano la destra conservatrice, che aveva contribuito in larga misura all'ascesa al potere di Hitler, mentre l'atteggiamento di rivalità delle SA nei confronti dell'esercito regolare suscitava l'ostilità della casta militare. Lo stesso presidente Hindenburg il 21 giugno aveva ingiunto a Hitler di ristabilire al più presto la legalità. Al tempo stesso in seno al partito nazista Himmler e Göring, rivali di Röhm, davano credito alle voci di un complotto ordito da questo contro il Führer. All'alba del 30 giugno Röhm e i suoi luogotenenti delle SA, riuniti a Wiessee, nei pressi di Monaco (dove era fissato per quella data un loro incontro con Hitler), furono sorpresi nel sonno dalle SS; alcuni di essi furono uccisi sul posto, Röhm fu portato a Monaco e ucciso nella prigione di Stadelheim. Contemporaneamente a Berlino circa centocinquanta capi delle SA venivano eliminati. Gli eccidi del 30 giugno non colpirono soltanto le SA; una delle vittime principali fu il generale von Schleicher; numerose furono anche le vittime di vendette private. Le persone uccise nella “purga” (settantasette, secondo la dichiarazione ufficiale di Hitler al Reichstag del 13 luglio) furono probabilmente parecchie centinaia.

Notte E Nebbia

Termini usati dai nazisti per indicare certi detenuti politici arrestati durante la seconda guerra mondiale e destinati a morire al più presto, senza lasciare tracce nei campi di sterminio. - S'intitola così un cortometraggio (Nuit et brouillard) sui campi di concentramento, realizzato dal regista francese Alain Resnais.

Patto D'Acciaio

Il trattato di Berlino o Patto d'acciaio, trattato di alleanza senza limiti di durata, firmato dall'Italia e dalla Germania il 22 maggio 1939 che oppose la Germania nazista e l'Italia fascista alle nazioni democratiche. Le basi del trattato erano state poste durante l'incontro Ciano-Ribbentrop a Milano il 6-7 maggio.

Conferenza Di Postdam

Conferenza che riunì al Cecilienhof di Potsdam, dal 17 luglio al 2 agosto 1945, i rappresentanti delle grandi potenze vittoriose in Europa (per gli Stati Uniti Truman e Byrnes, per la Gran Bretagna Churchill ed Eden, poi Attlee e Bevin, per l'URSS Stalin e Molotov). Essa subì un'interruzione dal 25 al 29 luglio, dovuta alle elezioni britanniche, che videro la sconfitta di Churchill. La conferenza faceva seguito a quella di Jalta; ma nel breve intervallo l'apparente solidarietà dei Tre grandi si era incrinata, mentre la resa della Germania poneva l'esigenza di affrontare in comune i problemi legati ai trattati di pace. La conferenza decise, su proposta americana, la creazione di un consiglio dei ministri degli esteri dei Cinque grandi (Stati Uniti, Gran Bretagna, Unione Sovietica, Francia e Cina) con il compito principale di redigere i trattati di pace con gli alleati della Germania (Italia, Romania, Bulgaria, Ungheria, Finlandia); il trattato di pace con la Germania sarebbe stato affrontato più tardi. Alla redazione dei trattati furono ammesse solo le potenze firmatarie degli atti di resa, in pratica estromettendo Cina e Francia (solo per il trattato con l'Italia la Francia venne equiparata alle potenze firmatarie dell'armistizio dell'8-28 settembre 1943). Per la Germania, in attesa del trattato di pace, le potenze vincitrici si accordarono sull'occupazione militare, il disarmo, la denazificazione, il processo ai criminali di guerra, il decentramento politico e la democratizzazione del paese, la produzione economica, la spartizione fra i tre alleati della marina da guerra e mercantile, la divisione della Prussia Orientale tra l'Unione Sovietica (che annesse anche Königsberg) e la Polonia, l'occupazione da parte dei Polacchi del rimanente territorio tedesco a est della linea Oder- Neisse e la possibilità per i Sovietici di prelevare una parte delle riparazioni dalla loro zona d'occupazione. Fu deciso, infine, di non imporre riparazioni all'Austria. L'accordo risultò invece impossibile sulle richieste sovietiche di un controllo sugli Stretti turchi e di un mandato fiduciario (trusteeship) sulla Libia; e sulle richieste anglo-americane per il funzionamento delle commissioni di controllo in Romania e Bulgaria, paralizzate dalle forze d'occupazione sovietiche. Il 24 luglio Truman informò Stalin che gli USA possedevano la bomba atomica. Il 26 USA, Gran Bretagna, URSS e Cina approvarono la dichiarazione di Potsdam relativa alla resa senza condizioni del Giappone.

Processo Di Norimberga


Per una storia più dettagliata vedi QUI

Processo intentato, dopo la fine della seconda guerra mondiale, contro i massimi dirigenti della Germania nazista. Si svolse dal 20 novembre 1945 al 1º ottobre 1946, a Norimberga, dinanzi a un tribunale internazionale costituito (in base all'accordo di Londra dell'8 agosto 1945) da Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Sovietica. I capi di imputazione erano quattro: piano di cospirazione (per la conquista del potere in Germania e la successiva sopraffazione degli altri popoli); crimini contro la pace; crimini di guerra; crimini contro l'umanità. Nel corso del processo - in cui gli imputati si giovarono di un numeroso collegio di difensori tedeschi di loro fiducia, ed ebbero essi stessi la più ampia facoltà di parola - fu analizzata la politica della Germania hitleriana e furono messe a nudo, attraverso una vastissima documentazione, le atrocità perpetrate dai nazisti nella stessa Germania e nei territori occupati: le deportazioni, gli eccidi in massa, gli orrori dei campi di concentramento, lo sterminio sistematico di milioni di ebrei. Con la sentenza pronunciata il 1º ottobre 1946 dodici dei ventiquattro imputati furono condannati a morte per impiccagione: Göring (che si uccise alla vigilia dell'esecuzione), Ribbentrop, Rosenberg, Frank, Frick, Streicher, Sauckel, Seyss-Inquart, Kaltenbrunner, Keitel, Jodl, Bormann (quest'ultimo in contumacia). Furono condannati al carcere a vita Hess, Funk (liberato nel 1957) e Raeder; a varie pene detentive Dönitz (10 anni), von Neurath (15 anni), von Schirach (20 anni) e Speer (20 anni). Furono assolti von Papen, Schacht e H. Fritzsche. Un imputato, Robert Ley, si era ucciso prima del processo (ottobre 1945); Alfried Krupp von Bohlen era stato rinviato a ulteriore giudizio. Le condanne a morte furono eseguite nella notte dal 15 al 16 ottobre 1946 nel carcere di Norimberga. Inoltre il tribunale dichiarò criminose quattro delle organizzazioni nazionalsocialiste: la direzione del partito, la Gestapo, le SS e l'SD. Nel 1950 le autorità statunitensi istruirono, sempre a Norimberga, numerosi procedimenti penali contro membri della classe dirigente nazista e tutti coloro che avevano collaborato ai crimini di cui erano stati riconosciuti colpevoli i capi politici e militari processati nel 1945- 1946. Salirono così sul banco degli imputati i medici che avevano compiuto esperimenti su esseri umani nei campi di concentramento e i membri delle SS preposti alla direzione e al funzionamento dei campi stessi; i giuristi e i magistrati rei di aver attivamente collaborato col regime alla compilazione e all'esecuzione di leggi razziste; gli alti funzionari del ministero degli esteri nazista; il ministro delle finanze del Reich, conte Schwerin von Krosigk, e numerosi economisti; le SS dell'ufficio superiore per la razza e i territori occupati; Krupp e i direttori delle sue industrie; i proprietari e i direttori del complesso industriale Flick e della I. G. Farben e infine i generali del comando superiore dell'esercito. Anche questi processi si conclusero con condanne a morte e a pene detentive. Una speciale commissione delle forze armate statunitensi esaminò, nel corso del 1950, 400 ricorsi circa e domande di grazia. L'ultima condanna a morte fu eseguita nel 1951.