Si deve all’arrivo del Patriarca Marco Cè lo
sviluppo di una organica pastorale diocesana degli sposi. È del 1979 la
costituzione in diocesi di una Commissione preposta allo scopo, il cui compito
specifico è quello di aiutare gli sposi ad essere profeti del disegno di Dio
sul Matrimonio, a partire dal loro vissuto quotidiano.
Da quella
data è un susseguirsi di iniziative volte ad approfondire i contenuti di fede
propri del sacramento del Matrimonio e della esperienza cristiana della vita
coniugale e familiare. Sicuramente ha influito positivamente come elemento
acceleratore la forte e illuminata guida pastorale del Patriarca Marco, e la
presenza illuminata e attiva di Germano Pattaro, Mario D’Este, Nini Barbato,
GC Bonaldo, Giuseppe Marigo, Lino Tieppo, Silvano Brusamento, Mario Liviero, Antonio Meneguolo, Padre Francesco Ruffato, S.Manfrè Beniamino Pizziol, sostenitori convinti fin dall’inizio della prima Commissione della
pastorale familiare in diocesi.
Naturalmente
vanno ricordate le 65 coppie di sposi, che si sono alternati nelle tre
Commissioni succedutesi fino ad oggi. Provenienti da 27 parrocchie, questi
sposi hanno collaborato generosamente ed efficacemente – nella loro
identità di “laici” battezzati - a
questa pastorale diocesana, donandole la ricchezza della loro testimonianza di
vita nuziale e familiare e il significato delle esperienze delle loro numerose
comunità parrocchiali.
Nelle tre
Commissioni, poi, sono state attivamente presenti con loro rappresentanti
alcune Associazioni e Movimenti, a cominciare dall’Azione Cattolica
diocesana e, insieme, la Vita Consacrata e un rappresentante del Diaconato
permanente.
L’azione
della Commissione si è sempre sviluppata nel contesto più generale della
pastorale diocesana. Le coincidenze sono più evidenti dal 1990 in quanto
obiettivo comune è di giungere alla «formazione
di una comunità di adulti nella fede» (Gds 2).
Scrive
ancora il Patriarca: «Va ...
ricostruita nella comunità una “ mentalità”cristiana circa il Matrimonio
e la famiglia, come alternativa in positivo al modo di pensare”mondano”,
ora dominante» (Gds, 56); «Nel
mondo di oggi non c’è ragione che lo [il matrimonio cristiano]
faccia accogliere. ... Il Matrimonio cristiano si comprende solo nella fede e
si vive solo nella grazia di Cristo. ... Se non si fa in qualche modo un’esperienza
vera di incontro con Cristo, non è pensabile ci si possa aprire ad accogliere
il Matrimonio cristiano» (Gds, 65). Inoltre la testimonianza a cui il
Matrimonio è chiamato impegna la Chiesa a richiederlo e, quindi, a
prepararlo. E tutto questo è compito specifico della Pastorale degli Sposi e
della Famiglia
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