PARROCCHIA
DI S. SIMEONE
Sul lato destro della chiesa, a seguito di lavori, venne
fuori un affresco - si dice attuato ai tempi delle Crociate - ove è raffigurato Papa Lidebrando
(Gregorio VII 1073 - 7085). Ciò può dimostrare che S. Simeone in Frattaminore deve rimontare a quell'epoca.
Gregorio VII, infatti, si apprestava a dare un aiuto contro i Turchi,
essendogli chiesto ma non aver fatto in tempo per la morte avvenuta; aiuto
messo in opera dal suo successore Urbano II che indisse la prima crociata,
l'anno seguente, il 1088.
Orbene, il primo libro di Battesimi inizia il 5 Agosto del 1599, essendo già
parroco Don Petruzio De Leone, nominato nel 1592.
Da quest'anno si sa che esiste la Cappella del SS. Rosario, poichè con
decreto di Santa Visita, vengono approvati alcuni punti di regola della
Congregazione del SS. Rosario.
I primi parrocchiali sono andati distrutti.
La Statua di San Simeone, protettore della Parrocchia, risale al 1648.
La funzione annuale del 2 febbraio, prima in chiesa e poi estesa fuori, ebbe inizio il 1713, quando fu dedicata una Cappella a Maria.
L'attuale chiesa, lunga 35 m.
e larga 20 m.,
era a forma rettangolare e ad una sola navata sino all'arrivo dell'attuale
Parroco che inizia il suo lavoro pastorale il 22.11.1953.
Egli, solo dopo alcuni mesi si prefisse di ampliare la chiesa, sfruttando gli
spazi laterali, ottenendo di poter costruire le due navate laterali. Furono
perciò creati degli archi a sesto ribassato per salvare la statica
dell'edificio e guadagnare spazi intercomunicanti.
L'altare maggiore terminò ad abside che offrì l'occasione per accogliere il
Titolare, posto antecedentemente su un altarino laterale.
Fu ristrutturata la cupola che sormonta l'altere
maggiore, mentre furono create 2 cupole minori ai rispettivi lati.
Le mura della chiesa sono state tutte rivestite di marmo sino ai capitelli.
La tela del soffitto è stata rifatta assieme alla tettoia. Il pavimento
in marmo, in chiesa, ha sostituito quello in
mattoni. Tutto l'interno della chiesa è stato abbellito e decorato i oro.
Anche la cantoria è stata ristrutturata in cemento e la facciata della chiesa
e tutta nuova, a tre porte, con sagrato antistante, recinto da cancellata in ferro.
Campanile: a lato sinistro facciata chiesa a 4 piani con cupolino: esso fu costruito tra il 1937-938.
Casa Canonica: attigua alla chiesa, parte posteriore, a due piani, con sedici
vani, fatta costruire dall'attuale parroco e da lui adibita, mentre a piano
terra oltre i saloni per la gioventù parrocchiale c'è il campetto di calcio.
San Simeone - Il vangelo di Luca ci presenta il santo
vegliardo Simeone come un pio israelita in attesa del Messia, che egli
riconoscerà, poi, in Gesù. Infatti, al momento
della presentazione di Gesù al tempio, Simeone
prende il bambino nelle sue braccia, pronuncia un cantico, il Nunc Dimittis e un oracolo
messianico nei confronti di Gesù; nello stesso
tempo annuncia terribili sofferenze per Maria, la
madre di Gesù, dicendole: "anche
a te una spada trafiggerà il cuore" (cf. Lc 2,25-35).
Per questi annunci a Simeone si attribuisce il titolo di profeta. L'antico
Casale di Pomigliano di Atella è legato, da secoli alla figura di S. Simeone,
avendo una chiesa patronale dedicata a questo santo che, in seguito
all'unificazione di Pomigliano di Atella e Fratta piccola in un solo Comune di Frattaminore, è stato nominato patrono di tutta la città.
La memoria liturgica di S. Simeone ricorre l'8 ottobre; ma la festa liturgica
più significativa è il 2 Febbraio: la Candelora, che ricorda
la presentazione al tempio di Gesù. I cittadini di Frattaminore celebrano questa festa anche con una
rappresentazione scenica che rievoca l'episodio evangelico. Verso
mezzogiorno, le statue di S. Simeone e della Madonna vengono
fatte uscire fuori della chiesa e poi fatte incontrare su un palco a forma di
tempietto e il bambino Gesù dalle braccia di Maria viene messo nelle braccia di S.Simeone.
Durante la celebrazione eucaristica, che precede la rappresentazione, vengono distribuite candele (da qui il nome
"Candelora") per indicare, secondo le stesse parole di S.Simeone, che Gesù Cristo è la
"luce per illuminare le genti". In seguito, in chiesa e in piazza,
vengono anche distribuiti i tradizionali "confetti ricci". È questa
una peculiarità di Frattaminore che, con questo
segno tipicamente nuziale, vorrebbe sottolineare,
appunto, il clima di gioia, scaturito dall'Incarnazione, per le
"nozze" del Figlio di Dio con la nostra umanità.
Cantico di Simeone (Lc 2,29-32): Nunc Dimittis
Ora, lascia, o Signore,
che il tuo servo vada in pace, secondo la tua parola,
perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,
preparata da Te davanti a tutti i popoli;
luce per illuminare le genti
e gloria del tuo popolo, Israele.
PREGHIERA A S. SIMEONE PROFETA
Patrono di Frattaminore (NA)
O santo vegliardo Simeone, profeta del Dio
Altissimo,
hai ricevuto la promessa di non lasciare questa terra
senza prima aver visto la gloria di Dio
prendere dimora in mezzo agli uomini.
Hai racchiuso nel cuore la promessa di Dio,
fra le braccia il Redentore del mondo.
Hai atteso vigilante, nello scorrere del tempo,
che la Parola
diventasse carne,
che il disegno di Dio si levasse, come stella,
all'orizzonte opaco dell'umanità.
La luce eterna, che illumina ogni uomo,
ha incontrato la tua lampada accesa,
splendente di speranza,
ricolma della pazienza dell'età;
ti ha rivelato l'Amore senza confini e senza ombre.
Tu, che hai riconosciuto la luce vera,
aiutaci a pensare, parlare ed agire, sempre, nella luce.
Aiutaci a portare la luce di Cristo ad ogni uomo,
perché tutti rinascano come veri figli della luce.
Alla fine dei nostri giorni sulla terra,
eleveremo al Signore la nostra lode e,
con gratitudine,
saluteremo questo mondo e tutto ciò che il Padre ci ha donato
e, in pace, per sempre,
riapriremo, allora, i nostri occhi
alla salvezza i Dio. Amen.
(© M.C. 1998)
MARIA SS. DELLA PIETA' - Il legame particolare, che ha sempre caratterizzato
tutti cristiani con Maria, è noto fin
dall'antichità e si è espresso in forme di devozione popolare molto forti. Il
ritrovamento di quadri o statue raffiguranti la Madonna col Bambino,
spesso circondati da racconti leggendari, che presentavano quasi
sempre il medesimo schema letterario: contadini che lavorano e sentono
una presenza divina che li conduce a scoprire l'effige sacra; buoi che arano
e che, improvvisamente, si inginocchiano, segnalando la presenza nascosta
dell'immagine della Madonna.
Racconti del genere riguardano anche il ritrovamento dell'antica statua
lignea della "Madonna della Pietà" (sec. XVII), appartenente alla
parrocchia di S.Simeone e che si conserva nella capella della "Madonna dell'Arco" o anche detta
"cappella della Pietà", grazie alla presenza di questa statua della
"Pietà", recentemente restaurata (8 dicembre 2000).
Ogni anno, durante tutto il mese di maggio, la statua della Madonna viene
portata in processione per alcune strade del paese e poi esposta solennemente
nella chiesa parrocchiale. Tradizionalmente la Festa cade la III° domenica di Maggio.
Preghiera a
MARIA SS. DELLA PIETA'
O Maria
Santissima
della Pietà, Madre nostra e Madre Pia,
corredentrice del genere umano, dispensatrice delle
Divine Grazie,
a Voi umilmente ricorriamo.
Ricordatevi, o Madre pietosa, da quali dolori fu straziato il
Vostro cuore amabilissimo nella passione e morte del Vostro Divin
Figlio. Egli, abbandonato nelle Vostre braccia amorose, Vi confida
io suo grande amore per l'intera umanità.
E Voi, Madre nostra, ricordateVi
di tutti noi.
Voi che siete la consolatrice degli afflitti e dei peccatori, degnateVi
guardarci con occhi di bontà e di compassione.
Voi che foste posta nel mondo, da Dio, come
dispensatrice
delle Divine Grazie, mostrateci l'amore Vostro costante, ottenendoci da
da Dio le grazie di cui abbiamo bisogno (si chiede la grazia).
Volgete o Madre, il Vostro sguardo su Frattaminore,
su tutta
l'umanità sofferente e cieca, donateci la pace e la giustizia, la
salvezza delle anime e la salute del corpo.
"Virgo dolorissima"
e Madre del Divin Redentore, accoglieteci
sotto il mandato della Divina Misericordia, siateci di conforto ed
assisteteci nell'ultima agonia, affinchè noi, col
Vostro Nome sulle
labbra, possiamo venir un dì a loradVi in Paradiso.
Così sia.
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