Anno 1791
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Capoluogo di Cintano nel 1791

n° 1 Chiesa parrochiale
2 Cimitero
4 Casa parrochiale
8-15 Prato Giuseppe fu Francesco
10 Prato Gioanni fu Giacomo
20 Ronchietto Francesco fu Pietro
21 Ronchietto Martino fu Pietro
23 Ronchietto Lorenzo fu Pietro
25-37-50 Massa Giacomo fu Gioanni
27-36 Massa Gio'Battista fu Gioanni
29 Ronchietto Pietro e fratello fu Gio'Battista
34-35 Massa Lorenzo fu Gioanni
38 Filosso Franco e fratello fu Giacomo
43 Filosso Giaco e fratello fu Lorenzo
49 Taparo Giuseppe fu Antonio
56 Bigando Carlo fu Giuseppe
57 Acampo Francesco ved. fu Gio'Battista Chiuminatto
60 Bigando Gio' fu Giuseppe
62-64 Prato Pietro fu Giuseppe
65 Bigando Domenico fu Gio'
71 Brunero Domenico fu Bernardo
72 Gabella Antonio e fratelli fu Gio'Battista
78-85 Zucco Giacomo fu Gio'Battista
79 Zucco Giacomo fu Agostino
84-99 Zucco Pietro fu Agostino
86 Taparo Saudino Martino e fratello fu Gio'
90-100 Cavalla Francesco fu Giacomo
91-101 Cavalla Antonio fu Gio'
98 Cavalla Antonio fu Pietro
102 Giovando Gio' fu Pietro
104 Zucco Agostino fu Domenico
105 Giacoletto Gio' fu Domenico
109 La Comunità
113 Bigando Lorenzo e Pietro fu Martino
114 Giacoletto Pietro fu Gio'
115 Zucco Gio Domenico fu Rolando
116 Acampo eredi fu Giuseppe
121 Bigando Lorenzo e Antonio fu Gio'
122-130 Meardo Matteo fu Domenico
126 Meardo Gio'Battista fu Domenico
128 Filos Giaco fu Bernardo
127-129 Giacoletto Domenico fu Gio'Battista
131 Filos eredi fu Pietro
133 Zucco Pietro fu Rolando
134 Zucco Martino fu Rolando
135 Meardo Domenico fu Pietro
136 Meardo Giuseppe fu Domenico
140 Meardo Antonio fu Pietro
142 Filos Giuseppe fu Bernardo
144 Filos Giacomo fu Bernardo
145 Filos Odone fu Bernardo
145 bis Giacoletto Giacomo fu Gio'Battista
147 Bigando Giuseppe fu Pietro
148 Bigando Pietro fu Giuseppe
154-157 Cappa eredi fu Gio'Battista
158-159 Bigando Domenico fu Pietro
162 Cappa Francesco e fratello fu Martino
163 Cappa Lucia e sorella fu Antonio
169 Filos Gio' e fratello fu Pietro
170-177 Zucco Pietro fu Alberto
173 Zucco Gio' Batta fu Rolando
175 Zucco Giuseppe fu Rolando
176 Zucco Gio' e fratello fu Pietro
183 Buffo Giacomo fu Stefano
184 Tamietto Gio' fu Domenico
187 Giachetto Antonio fu Giuseppe
188 Zucco Agostino fu Domenico
190 Zucco Maria fu Agosgtino
191 Zucco Antonio di Domenico
192 Zucco Antonio e fratelli fu Gio'
306 Chiono eredi fu Gio' Pietro


NOTIZIE E CURIOSITA' SU CINTANO NEL 1791

Le abitazioni ( case o porzioni di case) nel capoluogo erano 85, appartenenti a 68 proprietari diversi che qui abitavano con le loro famiglie. Un solo proprietario su 68 aveva il padre ancora vivente.
Solo di tre abitazioni erano proprietarie le donne: accampo Francrsca, Cappa Lucia e sorella, Zucco Maria.

Comparsa dei doppi cognomi

La comparsa dei doppi cognomi avviene tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800:
ciò si verifica non solo a Cintano, ma in tutta la valle.
Il formarsi di famiglie numerose e la tradizione di imporre il nome di battesimo dei nonni e degli zii ( anche per la poca fantasia nella scelta) provocavano sovente confusione, dovuta a frequenti casi di omonimia.
Passavano pertanto allo stato civile, assieme al cognome, anche i soprannomi.
Negli anni dell'occupazione francese in Piemonte - come riferito da Aldo Fontana in "Sale Castelnuovo in valle Sacra " - era norma denominare i coscritti anche con i loro soprannomi.
A Cintano comunque, in due casi accertati, il secondo cognome non era il soprannome, ma il nome del nonno; e così Zucco Pietro fu Alberto- vivente nel 1791- diventò nelle generazioni successive Zucco Alberto GiòBattista di Pietro.
La stessa cosa è successa ai due fratelli Zucco GiòBattista e Zucco Giuseppe fu Rolando i cui figli presero il secondo cognome "Rolando" : compare così, nel 1844, " Zucco Rolando Pietro di Giuseppe.
Gli altri numerosi doppi cognomi che compaiono nei primi anni del 1800 ( Zucco Chinà- Vernetto Perussono- Sassoè Pognetto- Filos Ghè- Bertino Latilois- Croce Arnot) necessitano di ulteriori ricerche.

Area Cimiteriale

Nel 1791 il Cimitero di Cintano era localizzato nei pressi della Chiesa Parrocchiale e vi confluivano i defunti di Cintano, di Villa e di Sale.
A quel tempo le condizioni igieniche lasciavano molto a desiderare e favorivano lo scatenarsi di terribili epidemie. Lentamente i progressi scientifici contribuirono a modificare certe abitudini.
Fin dal 1777 un ordinamento della Intendenza richiedeva che i Comuni adoperassero tutti i mezzi atti a prevenire ogni infezione e pertanto si provvedesse all'ampliamento dei cimiteri quando questi fossero angusti o a spostarli fuori dall'abitato.
I decreti napoleonici costrinsero le autorità religiose e civili a costruire i cimiteri fuori dai centri abitati. Ad esempio, il cimitero di Ivrea venne costruito nel 1820, negli altri centri canavesani negli anni successivi.
Nel 1831 " La Regia Intendenza di Ivrea" inviava a tutti i Comuni del Canavese la Circolare n° 5 con oggetto "Stabilimento e Ampliamento dei Cimiteri" dove ci si rammaricava che alcuni Vomuni non avessero eseguito gli ordinamenti del 1777 e si intimava di trovare prontamente i mezzi per trasportare i Cimiteri fuori dall'abitato ed in luogo conveniente.

 


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