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Del Basilisco
Il basilisco, anche detto basalisco, basalischio e basilischio, spesso
confuso con la Cockatrice, è rappresentato come un serpente alato, che ha testa
e zampe di gallo e occhi dallo sguardo che uccide. Il suo nome deriva dal greco
antico e, secondo Plinio, ha probabilmente a che fare con il nome attribuito al
velenoso serpente coronato, detto “ basiliskos ”, o anche “ regulus ” ( piccolo
re ) per via delle macchie chiare che ha sulla testa che danno l’idea di una
coroncina. Il primo basilisco nasce quando un vecchio gallo (nero) depone un
uovo che viene covato nel letame da un serpente o da un rospo. Il basilisco
dimora in grotte, sotterranei e pozzi, dove si dice custodisca tesori. Il suo
soffio è velenoso e il suo sguardo mortale, ma lo si può sconfiggere mettendogli
davanti uno specchio e facendolo così morire del suo stesso sguardo. Può anche
essere ucciso dalle donnole. Come la maggior parte di questi leggendari esseri misti, la figura del
basilisco ha origini orientali. Secondo Plinio vive in Libia, ma è molto diffuso
anche in Egitto. Nella Bibbia il basilisco compare come un serpente velenoso,
mentre Isidoro di Siviglia lo definisce “ regulus volans ” e Ugo di San Vittore,
nel suo libro dei salmi, lo chiama “ rex serpentium ” ( re dei serpenti ). In
Occidente è Santa Ildegarda di Bingen ( 1098-1179 ) che, nel suo
Physica, descrive per la prima volta il basilisco come un essere che nasce
dall’ uovo di gallo o di serpente covato da un rospo. Anche Pierre de Beauvais
sostiene che il basilisco nasce dall’uovo di un gallo e che per difendersi da
lui basta mettersi sotto una campana di cristallo che non lasci passare il suo
soffio avvelenato. Questa immagine è rappresentata su un capitello della chiesa
di Vézelay. Nel 1474 il Consiglio di Basilea condannò a morte un gallo di undici anni
che, a quanto si diceva, aveva deposto un uovo. La bestia fu decapitata il 4
agosto, il suo corpo fu bruciato e anche il suo presunto uovo fu dato alle
fiamme. Questi processi a carico di animali sono documentati più volte nella
storia: essi venivano intentati soprattutto con la motivazione che il
comportamento della bestia ( in questo caso il deporre uova ) era contro natura
e quindi opera di Satana. Una leggenda locale viennese parla di un basilisco che viveva in un pozzo
della Schonlaterngesse, dove ancora oggi si può vedere la sua riproduzione. Alcuni riferimenti storici: Topsell- "Il re dei serpenti, non per la sua statura, visto che ci sono molti
serpenti più grandi di lui, siccome ci sono molte bestie terrene più grandi del
leone, ma, grazie al suo regale portamento ed alla sua magnanimità: visto che
non striscia al suolo come gli altri serpenti." (Fonte: www.bluedragon.it) Home - News - Paese - Come raggiungerci - Mappa del Sito - Note Legali - Unione Sportiva
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07/01/08.
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