Le RSU nel comparto scuola
Fino a pochissimi anni fa, nel comparto scuola, non
figuravano le RSU.
Queste sono uno strumento molto valido per contrastare la
scuola-azienda che, con l’avvento dell’autonomia, sta dilagando in tutto il
paese.
Infatti, la scuola pubblica oggi è frammentata a causa
della tanto reclamizzata “autonomia scolastica” la quale sta vincolando docenti
ed ATA a quella logica aziendale che ha prodotto il proliferare dei “progetti”.
Questi ultimi hanno svilito, peraltro, la qualità e
l’unitarietà dell’istruzione e del ruolo educativo della scuola mettendo,
spesso, in conflitto tra loro lavoratori/trici
grazie all’uso ricattatorio dei soldi del “Fondo d’Istituto”.
Gli organi collegiali stanno perdendo potere e le nuove
“Figure di Sistema” fanno gruppo intorno al “Dirigente-Manager”.
Le RSU, in teoria, dovrebbero fare in modo che si
interrompano i processi autoritari in corso cercando di ricostruire
concretamente quel tessuto di valori e principi di solidarietà e uguaglianza
che, nella democrazia diretta, nel rifiuto della delega, nella partecipazione
collettiva e nell’autorganizzazione individuano una generale proposta di
trasformazione dell’assetto sociale che si contrappone alle gerarchie e alla
competitività sulle quali si fonda l’attuale società.
Ciò sarebbe possibile se ci fosse un’ampia partecipazione
da parte della maggioranza dei colleghi/e utilizzando gli spazi degli organi
collegiali purtroppo in agonia.
In realtà il compito delle RSU nel comparto scuola è
molto arduo e spesso questi/e lavoratori/trici vengono vissuti come coloro che
spezzano l’idillio docente/dirigente.
RSU scuola, Viareggio