Lavoratori ATM a Massa

 

Il 6 Febbraio i lavoratori dell’ATM di Milano e dell’Alfa di Arese sono stati i protagonisti a Massa di una iniziativa pubblica promossa da PM. L’iniziativa è stata un  momento importante di controinformazione e di solidarietà con i lavoratori dell’ATM e dell’Alfa.

I primi espressione di una delle lotte più avanzate e combattive degli ultimi anni che dopo decenni di rassegnazione puntava a “vincere” (e non a caso criminalizzata un po’ da tutti, dai sindacati confederali alle aziende del trasporto locale, dagli organi di “informazione” a quasi tutti i partiti di destra e di “sinistra”).

I secondi espressione di una resistenza senza eguali della classe operaia che dura da anni contro la liquidazione e lo smantellamento dello stabilimento di Arese e che proprio in questi giorni ha ottenuto una nuova vittoria con la firma di un accordo per il reintegro dei lavoratori in cassa integrazione.

Cosa lega queste due esperienze e cosa le lega con l’impostazione che si è data Primomaggio ?

Innanzitutto, la dimostrazione pratica che di fronte all’attacco alle condizioni di vita e di lavoro non esiste solo la strada della rassegnazione, delle rituali manifestazioni-passeggiate sul territorio, ma ne esiste un altra: quella della unità dei lavoratori e della lotta. Della lotta fatta di blocchi stradali, di occupazioni di fabbrica, di blocco delle portinerie, di blocco dei depositi... Di una lotta che possa incidere concretamente..

Prima del blocco del primo dicembre vi erano già stati 7 scioperi generali degli autoferrotranvieri per il contratto e nessuno, a parte gli autoferrotranvieri stessi, quasi si era accorto di nulla.

Le forme adottate dai lavoratori milanesi si sono estese a tutto il territorio nazionale ed hanno fatto scoprire a tutti la lotta e le condizioni dei lavoratori del trasporto pubblico locale.

Senza questa lotta, come hanno sottolineato i lavoratori dell’ATM, neppure l’accordo bidone firmato a dicembre dai confederali sarebbe stato possibile. Accordo, come è stato rimarcato a più riprese, da respingere con forza (e che anche nella nostra zona è stato largamente contestato dai lavoratori dell’azienda locale del trasporto, cioè del CAT).

E gli interventi dei lavoratori del CAT in assemblea hanno segnato un momento di unione e di confronto dal basso fra lavoratori di territori diversi.

A seguito di questa assemblea i lavoratori del CAT hanno fatto giungere alla cassa di resistenza nazionale degli autoferrotranvieri il loro contributo attraverso la raccolta di fondi.

Significativo inoltre è stato l’incontro, nel pomeriggio prima dell’iniziativa, con i lavoratori e le RSU dei Nuovi Cantieri Apuania nel cantiere di Marina di Carrara. Da quell’incontro RSU di NCA e lavoratori ATM hanno stilato un comunicato congiunto di unità d’intenti e di reciproco sostegno.

Primomaggio ribadisce la sua solidarietà attiva alla lotta dei lavoratori di Arese e a quelli dell’ATM e del trasporto locale. A molti autoferrotranvieri, a seguito delle mobilitazioni dei mesi scorsi, stanno arrivando pesanti sanzioni. Contribuire al fondo di resistenza di questi lavoratori pensiamo sia un ottimo modo per manifestare la propria concreta solidarietà.