Lo stato assolve sempre se stesso

 

Il 17 dicembre dello scorso anno, in occasione dello sciopero provinciale dei lavoratori dell’industria, un corteo partì dai Nuovi Cantieri Apuania dirigendosi verso il casello autostradale di Avenza con l’intenzione di bloccarlo per protestare contro la situazione di crisi (potenziale o dispiegata) del territorio che coinvolgeva diverse realtà (Tirrena Macchine, Data Systems, Nasa,  NCA...). Al casello i lavoratori trovarono ad aspettarli un cordone di poliziotti e carabinieri da cui partì una manganellata che colpì al volto un manifestante il quale riportò la frattura del setto nasale e una prognosi di 20 giorni.

Oggi, 17 settembre 2004, lo Stato intende procedere all’archiviazione della denuncia nei confronti di chi dette quella manganellata.

 

L’episodio del 17 dicembre è, se vogliamo, “piccolo” rispetto a quanto successo a Napoli o a Genova nel 2001 o in tante altre occasioni, ma è comunque significativo del fatto che le forze repressive dello Stato non si tirano mai indietro nel bastonare i manifestanti quando se ne presenta l’occasione.

L’archiviazione è, come le migliaia di altre archiviazioni più o meno gravi, un “atto dovuto” dello Stato verso i suoi “fedeli servitori”; una sorta di “impunità garantita” senza la quale sarebbe impossibile chiedere loro di svolgere adeguatamente il loro lavoro sporco.

 

L’archiviazione è anche il lasciapassare, la “carta bianca” con cui le “forze dell’ordine” sono invitate a gestire la difesa degli interessi dei padroni e dello Stato capitalista quando se ne presenta la necessità. E nel futuro la necessità si presenterà con più frequenza perché la situazione di crisi economica e occupazionale genererà più malcontento, più rabbia, più ribellione. Non stupisce che i padroni, attraverso le loro leggi e i loro poteri, difendano chi li difende. Per questo noi dobbiamo difendere il nostro campo, il campo di chi si batte contro i padroni e contro il capitalismo.

 

Massa, 17 settembre 2004

I lavoratori e le lavoratrici di Primomaggio

 

Volantino distribuito al presidio davanti al Tribunale di Massa in occasione del giudizio sulla vicenda della manganellata. Il Tribunale ha rimandato al 9 novembre