Sanac. Aggiornamento della vicenda Battistini
Eravamo rimasti, nel numero speciale di
aprile-maggio del foglio di collegamento tra lavoratori “Primomaggio”, al
ricorso all’ex art. 28 che ho dovuto fare con il segretario di categoria
FILCEA-CGIL,Castelli Alessio, perché l’azienda non mi faceva entrare in
stabilimento, come RLS, se non firmavo i permessi tradizionali.
Ebbene, nonostante il giudice avesse
scritto che l’azienda non poteva farmi pregiudizio alcuno ritenendomi le ore di
permesso in eccesso l’azienda, in tutta la sua arroganza, infischiandosene di
ciò che ha deciso il giudice, dalla metà di aprile circa fino ad oggi continua
a ritenermi le ore che io entro in stabilimento come RLS sotto forma di permessi non retribuiti,
perché ho superato le 40 ore di permessi, il colmo dell’assurdo “tutti vengono
pagati perché entrano in stabilimento, a me vengono trattenute le ore dallo
stipendio perché entro in stabilimento”.
Intanto viene fissata la data della
prima udienza per il mio licenziamento che doveva essere il 28/04/2004, ma
l’azienda chiede un breve rinvio che le viene concesso e viene fissato al
16/06/2004, proprio in coincidenza con la data del mio appello contro il
giudizio del giudice a favore dell’INAIL fissato proprio per il 16/06/2004 a
Genova.
Nel frattempo l’infortunio, dovuto ad
una caduta, del giudice fa sì che la data della prima udienza per il mio
licenziamento slitti di nuovo e venga rinviata dal 16/06/2004 al 22/10/2004. Il
16/06/2004, a Genova, c’è dunque il mio appello contro INAIL e SANAC, dove i
giudici hanno stabilito che, 20 giorni prima della nuova udienza, fissata per
il 13/10/2004, le parti devono presentare ognuna il certificato originale
conclusivo del mio infortunio, per me è positivo. Siamo e sono in trepida
attesa, spero positiva di quella udienza, e nel frattempo continuerò a
rispettare il principio e il diritto del mio mandato datomi dai lavoratori come
delegato sindacale e rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e per ora a
….. subire l’arroganza di questa azienda che mi toglie parte del mio salario
perché entro in stabilimento a difendere i diritti e i principi dei lavoratori.
13/09/2004, ultimo aggiornamento,
ritiro alle poste un plico dove in pratica c’è un ricorso ex art. 414 C.P.C.
contro di me e per vedersi dare ragione sul fatto che io ho chiesto d’avere i
premi e le maggiorazioni come se fossi a lavorare visto che il tenermi fuori
era una scelta loro e non mia, ma l’importante non è quello, ciò a cui loro
puntano è non farmi entrare in stabilimento come RLS con la motivazione che ho
finito i permessi (40 ore annue) e per loro non essendoci nessuna legge e non
essendo scritto nel contratto che io possa usufruire di permessi non retribuiti
provano con questo ricorso.
È da aprile che tutti i mesi
mensilmente mi vengono tolte 15/20 ore come permesso non retribuito, ci hanno
provato, forse pensavano che vedendomi decurtare il salario avrei rinunciato ad
entrare in stabilimento, si sbagliavano……. e comunque rimanendo sempre in
trepida attesa aspettiamo il 24/02/2005 giorno della prima udienza a Milano.
Roberto Battistini, RSU/RLS Filcea-CGIL
della SANAC di Massa