2,2 milioni di morti all’anno per lavoro

 

Ogni anno, 2,2 milioni di persone muoiono a causa di incidenti o di malattie legate al lavoro. È quanto riporta l’Ufficio internazionale del Lavoro (ILO) in un rapporto che è stato presentato nel quadro del Congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Secondo lo stesso rapporto, questa cifra sarebbe largamente sottovalutata a causa della scarsa raccolta dei dati in diversi paesi.

Anche se il numero delle malattie e dei decessi segna una leggera diminuzione nei paesi industrializzati, il rapporto dell’ILO segnala che gli incidenti, in particolare quelli mortali, sembrano aumentare. E’ il caso di alcuni paesi asiatici nei quali il fenomeno è legato allo sviluppo rapido e alla forte pressione della globalizzazione in materia di concorrenza.

In particolare nei paesi in via di sviluppo, la maggior parte della popolazione attiva è priva di misure preventive per quanto riguarda la sicurezza e la salute, non riceve nessun compenso in caso di incidente o di malattia e non ha accesso a servizi sanitari sul lavoro.

In molti paesi in via di sviluppo, i sistemi di raccolta delle informazioni e di gestione della sicurezza e della salute sono carenti e talvolta si deteriorano. Ad esempio, l’India riporta 222 incidenti mortali e la Repubblica Ceca, in cui la forza lavoro rappresenta l’1% di quella dell’India, ne riporta 231. Secondo le stime dell’ILO, il numero effettivo di incidenti mortali in India potrebbe ammontare addirittura a 40.000.

Queste statistiche suggeriscono che nei paesi in via di sviluppo, solo una parte esigua del numero totale dei decessi e delle malattie legati al lavoro è conosciuta e viene riportata.

Ogni anno, le sostanze pericolose sono causa della morte di circa 440.000 lavoratori. Solo l’amianto uccide 100 000 lavoratori. Nel Regno Unito, secondo le statistiche nazionali, 3.500 persone perdono la vita ogni anno a causa di questo materiale - dieci volte il numero degli incidenti mortali.

Le donne sono soggette soprattutto alle malattie contagiose legate al lavoro, quali la malaria nel settore dell’agricoltura e le infezioni batteriche e virali, nonché ai problemi scheletrico-muscolari. 

Gli uomini muoiono per lo più a causa di incidenti, di malattie polmonari e di tumori professionali in particolare quelli da amianto. La maggior parte dei lavoratori nel mondo sono privi di misure legali di prevenzione e non riceveranno nessun compenso in caso di incidente o di malattia; la maggioranza di loro non ha mai visto un medico o un ispettore del lavoro.

 

(Notizie dall’ILO, International Labour Org.)

 

Fonte: Infoslai (sandrart@fastwebnet.it)