Ci hanno dichiarato guerra

Comunicato di Primomaggio sui recenti infortuni mortali nella zona

 

6 ottobre 2005: Nicolae Ciobanu, operaio moldavo, 48 anni muore in un cantiere edile ai Quercioli (MS) precipitando da un tetto.

18 ottobre 2005: Gino Papi, operaio, 53 anni,di Casette muore nella Cava Nardi (Giorgini) con la carotide squarciata da una scala ”impazzita”

18 ottobre 2005: Maurizio Andreani, operaio, 52 anni, di Avenza muore schiacciato da una lastra di marmo nel piazzale della ditta Corsini a Dogana di Ortonovo (SP)

 

Questo il bollettino di guerra delle ultime due settimane sul nostro territorio.

 

Come lavoratori, precari disoccupati della zona apuo-versiliese esprimiamo alle famiglie, ai compagni di lavoro, agli amici dei lavoratori uccisi la nostra profonda solidarietà e il nostro dolore.

 

Siamo stanchi di sentirci raccontare ogni volta le solite favole su tragiche fatalità e su destini crudeli. Siamo stanchi che ci vogliano far sentire in qualche modo corresponsabili o addirittura colpevoli degli “incidenti”. Siamo stanchi di sentire ”morali” da quattro soldi sulla sicurezza da chi in questo paese ha incentivato e gestito l’esplodere della precarizzazione e della flessibilità (dal pacchetto Treu alla Legge Biagi). Siamo stanchi di dovere sempre piangere i nostri morti.

 

La sicurezza reale per i lavoratori significa non dovere pagare mai alcun prezzo a fronte di possibili momenti di disattenzione o stanchezza. Il resto è aria fritta.

 

”Ogni anno 2,2 milioni di persone muoiono a causa di incidenti o di malattie legate al lavoro. E’ quanto riporta l’Ufficio internazionale del Lavoro (ILO) in un rapporto che è stato presentato nel quarto congresso mondiale sulla sicurezza e la salute sul lavoro. Secondo lo stesso rapporto, questa cifra sarebbe largamente sottovalutata a causa della scarsa raccolta dei dati in diversi paesi”.

 

Si abbia allora il coraggio di chiamare le cose con il loro nome e dire che la causa di questi omicidi è il capitalismo: lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo per garantire il profitto di pochi.

 

E’ una guerra che i padroni ci hanno dichiarato. 

E guerra sia.

 

Primomaggio