Introduzione di Primomaggio
Primomaggio è un foglio che nasce per iniziativa di un
collettivo di lavoratori, precari e
disoccupati, che si sono organizzati nella redazione veneta (esiste
anche una
redazione toscana), e che ritengono utile sviluppare un confronto
stabile e
trasversale alle organizzazioni sindacali tra le diverse situazioni
lavorative
e di lotta.
L’obiettivo del foglio
è quello di essere di e per i lavoratori, uno strumento per
dare e scambiarsi
informazioni ed “essere voce” di tutti coloro che
non intendono adeguarsi alla
situazione esistente nel mondo del lavoro e che vogliono organizzarsi e
prepararsi per prendere direttamente nelle proprie mani la difesa dei
loro
interessi, ricostruendo un tessuto sociale che una volta
c’era e oggi non c’è
più, per unire ciò che i padroni cercano ogni
giorno di dividere.
Noi non siamo mai stati convinti che gli interessi dei cosiddetti
“datori di lavoro” possano coincidere con quelli di
chi lavora, anzi pensiamo
che siano distinti e per questo motivo riteniamo sia indispensabile
costruire un “collegamento dal basso” che possa e
sappia
stimolare l’autonomia e rappresentare direttamente la voce
dei lavoratori. Viviamo in una situazione caratterizzata da 30 anni di
continui arretramenti su tutti
i livelli. I diritti sono stati cancellati da una furia precarizzatrice
nella quale tutti hanno fatto la loro parte, dal Pacchetto Treu del
1997, alla Legge Biagi del 2003.
La maggior parte delle forze politiche e sindacali
“istituzionali” sono responsabili di questo pesante
arretramento che i lavoratori vivono sia sul piano della
sicurezza, sia su quello del salario, sia su quello dei diritti.
In questa fase contraddistinta dalla debolezza dei lavoratori nei
confronti delle imprese pensiamo non si debbano inseguire le differenze
tra precari e
“garantiti”, tra giovani e vecchi, tra italiani e
immigrati, tra “esterni” e
“interni”, tra sindacalizzati e non sindacalizzati,
bensì riteniamo inpensabile costruire una unità
di classe dei lavoratori
contrapposta all’altra classe, quella che fa finta di essere
preoccupata per la loro sorte (come Calearo o Carraro) ma in
realtà sa bene che i lavoratori possono morire o ammalarsi o
infortunarsi in
ogni momento per permettere a loro di aumentare il profitto.
L’assemblea di oggi è collocata in
continuità con la Campagna sulla sicurezza e la salute nei
luoghi di lavoro che Primomaggio ha
recentemente portato avanti e che è culminata in
un’assemblea molto partecipata svoltasi il 1 marzo scorso a
Schio,
che aveva come ospite Ciro Argentino RSU della ThyssenKrupp.
L’intento era ed è quello di porre con forza
questo tema fondamentale che a nostro avviso
non può essere slegato dalle condizioni di lavoro e di vita,
in senso più generale. Noi riteniamo che per quanto riguarda
la realizzazione di questo impianto i
lavoratori e i cittadini possano condurre una lotta che porti a quanto
già
si è verificato a Voghera, dove la mobilitazione congiunta
dei ferrovieri e
del quartiere ha impedito che un impianto con le stesse caratteristiche
venisse costruito. Crediamo sia importante appoggiare la lotta dei
lavoratori dell’ex Arsenale perché da una parte
è fondamentale schierarsi per la tutela della salute degli
oltre 400 lavoratori e degli abitanti del quartiere, e
dall’altra appoggiamo i ferrovieri che si stanno tutelando
contro gli attacchi di Trenitalia. |
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