La giunta nazionale di Megachip aderisce alla
mobilitazione lanciata dall'Iniziativa per la libertà di
espressione in Iran
Chiedere la
liberazione immediata di Akbar Ganji è un dovere morale e politico.
Tanto più per un'associazione come la nostra che si batte per la
democrazia nella comunicazione.
Perché prima di tutto Akbar Ganji è un giornalista, messo in
galera da un regime che non tollera la libertà di stampa. Aderire
alla mobilitazione lanciata dall'Iniziativa per la libertà di
stampa in Iran, fa quindi parte dei nostri compiti.
Ma Ganji è anche un riformista di tendenza islamista che con molto
coraggio ha abbracciato la causa della democrazia.