COMUNICATO STAMPA
AGENZIE FISCALI:
OGGI 16 GENNAIO ANCHE IN ABRUZZO MOBILITAZIONE |
Rifondazione Comunista esprime il proprio convinto sostegno ai lavoratori e
alle lavoratrici delle Agenzie Fiscali che oggi hanno manifestato in Abruzzo,
come in tutto il resto della penisola, davanti alle Prefetture e a Roma
davanti al Ministero dell'Economia e Finanze.
Si tratta di una mobilitazione indetta da tutte le sigle sindacali,
confederali ed extra-confederali.
L'inasprimento della protesta giunge dopo un
lungo periodo di mobilitazione: due anni in attesa del rinnovo del biennio
contrattuale economico peraltro già scaduto a fine 2005 senza alcuna
convocazione da parte dell'Aran.
Le rivendicazioni riguardano il diritto alla retribuzione della malattia,
attraverso l'eliminazione della trattenuta per periodi di malattia
inferiori ai 15 giorni; l aumento del buono pasto da euro 4,65 a euro 7,00
come per tutti i dipendenti dei Ministeri; l'inserimento dell'indennità di
amministrazione nel calcolo della liquidazione.
Da tempo i lavoratori hanno manifestato il proprio disagio attraverso
svariate forme di agitazione e lotta.
Nel 2006 gli stipendi sono fermi al 2003, il precariato dilaga, salendo
quasi al 20% del personale in servizio, i carichi di lavoro aumentano
continuamente, il valore dei buoni pasto è bloccato al 1996, ai
lavoratori vengono effettuate detrazioni di stipendio in caso di malattia, e
una quota sostanziosa dello stipendio, per artifici contabili, non viene
calcolata né nella liquidazione, né nella tredicesima, né ai fini
pensionistici.
Si tratta di una lotta in primo luogo per la dignità di chi lavora e
per la
dignità del servizio pubblico, mentre il governo Berlusconi smantella
il
fisco alla radice negando le tutele contrattuali minime a chi nelle
Agenzie
lavora mettendo a rischio la funzionalità degli uffici delle Entrate,
delle Dogane e del Territorio.
Tutti conoscono l'idiosincrasia del presidente del consiglio nei
confronti
del fisco. Il Governo di Berlusconi e Tremonti ama il condono totale,
lo
scudo fiscale, l'economia sommersa, i tagli alla finanza locale e al
mezzogiorno, in una parola: tutto ciò che evade le regole e i
contributi
dovuti allo stato per programmare un minimo di solidarietà sociale.
Probabilmente per Tremonti è naturale ignorare le richieste sacrosante
delle organizzazioni sindacali di un settore che se potesse eliminerebbe
del tutto. Infatti, come hanno denunciato le organizzazioni sindacali,
Tremonti disarma le Agenzie Fiscali che dovrebbero garantire le entrate
per
le casse dello Stato. Infine, chiede ai lavoratori delle Agenzie
maggiore impegno nel lavoro e nei fatti nega le risorse, quindi i mezzi e il
riconoscimento professionale ai lavoratori.
Auspichiamo che l'Unione imprima una svolta non solo sul piano delle
politiche fiscali, ma anche ridando centralità ai diritti del mondo del
lavoro.
In tal senso Rifondazione ritiene fondamentale l'introduzione di un
meccanismo di adeguamento automatico di salari, stipendi e pensioni all'inflazione reale.
Maurizio Acerbo
Segretario regionale P.R.C.
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