LE CROCIATE


PRIMA CROCIATA

Il 27 novembre 1095, al termine del Concilio di Clermont, il papa Urbano II indice la Prima Crociata (il termine "Crociata" compare però nei documenti solo nel XIII secolo, dovuto alla croce bianca che i cavalieri portano).

La zona di Gerusalemme è sconvolta dalla guerra tra Arabi, Bizantini e Turchi; prima di allora, sotto il governo arabo, si aveva una pacifica convivenza tra cristiani e musulmani.

Nel 1085 la città di Antiochia cade dopo l'assedio dei Turchi Selgiuchidi e iniziano le lotte; i turchi assaltano e depredano le carovane di pellegrini cristiani che da secoli si recano in Terrasanta.

Urbano II organizza quindi un pellegrinaggio "armato" (ancora non si parla di "crociata").

La prima risposta dei fedeli si ha con una spedizione improvvisata di contadini, provenienti in particolar modo dall'Auvergne, guidati da predicatori come Pietro l'Eremita.

La spedizione, nota come "Crociata dei Pezzenti", giunge in Anatolia, ma al primo scontro coi Turchi viene annientata; prima della partenza i cristiani uccidono numerosi ebrei, rei ufficialmente di non volersi convertire al cristianesimo, ma in realtà per evitare di pagare loro i debiti contratti.

Una seconda spedizione, detta "Crociata dei Nobili", tra cui spicca la figura di Goffredo di Buglione, giunge a Gerusalemme nel 1099, massacra tutti i musulmani della città, costituisce il Regno di Gerusalemme ed elegge come primo re Goffredo di Buglione.

SECONDA CROCIATA

In risposta ad un quesito postogli dai Cavalieri Templari, il teologo Bernard de Clairvaux (nome italianizzato in Bernardo di Chiaravalle) risponde: "Chi uccide un uomo cattivo, qual è chi si oppone a Cristo, non uccide un uomo, ma il male che è in lui, dunque egli non è un omicida."

Nel 1445 il papa Eugenio III bandisce una nuova Crociata, in risposta all'energica predicazione di Bernard de Clairvaux; scopo dell'impresa è riconquistare la contea di Antiochia, la più settentrionale del Regno di Gerusalemme, caduta nelle mani degli arabi.

Vi prendono parte due sovrani: il re francese Luigi VII e l'imperatore germanico Corrado III con al seguito mogli e cortigiani.

Il 1° gennaio 1148 davanti ad Antiochia l'armata germanica viene massacrata; la decisione dei crociati di conquistare Damasco inoltre si rivela deleteria in quanto gli arabi di Damasco sono gli unici che ancora mantengono cordiali rapporti coi cristiani.

Il 24 luglio inizia l'assedio di Damasco, ma la resistenza musulmana è superiore al previsto; dopo soli quattro giorni di combattimenti i Cavalieri Crociati si ritirano e abbandonano la Siria.

TERZA CROCIATA

Detta anche "Crociata dei Re", è un tentativo di alcuni sovrani europei di riconquistare il Regno di Gerusalemme, caduto nelle mani di Salah al Din (Saladino), unico sovrano musulmano in grado di guidare una "Guerra Santa" avendo già sotto il suo controllo Egitto e Siria.

Il papa Gregorio VIII predica che la caduta di Gerusalemme è <un castigo divino per i peccati dei cristiani d'Europa>; il re d'Inghilterra, Enrico II ed il re di Francia, Filippo II, pongono allora fine al conflitto che li contrappone e partono insieme per la Terrasanta; l'arcivescovo di Canterbury convince 3.000 uomini a partire; anche l'imperatore Federico Barbarossa risponde all'appello ed il suo esercito è così numeroso che non può essere trasportato con le navi, deve quindi attraversare l'Asia Minore.

L'imperatore bizantino Isacco II stipula un accordo segreto con Salah al Din, per bloccare il passo alle truppe del Barbarossa, ma il 18 maggio 1190 l'armata germanica sbaraglia i Turchi; il 10 giugno successivo l'anziano imperatore cade da cavallo mentre attraversa il fiume Saleph e, appesantito dall'armatura, annega.

Il 6 luglio 1189 Enrico II muore e la corona d'Inghilterra passa al figlio Riccardo I "Cuor di Leone" (il quale ha guerreggiato contro il padre e lo ha vinto); questi conquista la fortezza di Messina, poi l'isola di Cipro, giungendo infine in Terrasanta.

Dal 1174 il re di Gerusalemme è il tredicenne Baldovino IV che stipula un accordo con Salah al Din per un libero commercio tra cristiani e musulmani, ma il principe di Antiochia, Rinaldo di Chatillon, assalta le carovane di mercanti.

Nel 1185 Sibilla, dopo la morte del fratello Baldovino, diviene regina di Gerusalemme e suo marito, Guido di Lusignano, riceve il titolo di re; questi, con l'aiuto di Riccardo I, conquista Acri e fa sterminare 3.000 musulmani come monito.

Dopo Acri, Salh al Din attacca i Crociati, ma le truppe, ben guidate da Riccardo I, resistono mantenendo la formazione; i Cavalieri Templari piombano sul fianco sinistro dello schieramento musulmano ed i Cavalieri Ospitalieri su quello destro, costringendo gli arabi a ritirarsi; viene conquista Giaffa e dopo l'armata crociata marcia su Ascalona.

Guido di Lusignano diventa Re di Cipro ed Enrico II di Champagne diviene il nuovo Re di Gerusalemme; Salah al Din muore poco dopo aver firmato un trattato di pace con Riccardo I, mentre si sta recando in pellegrinaggio alla Mecca.

QUARTA CROCIATA

Il giorno successivo alla sua elezione papale, avvenuta l'8 gennaio 1198, Innocenzo III indice la Quarta Crociata; però gli stati europei non sono molto entusiasti all'idea di intraprendere una nuova impresa.

Nel 1202 4.500 cavalieri, 9.000 scudieri e 20.000 fanti si radunano a Venezia dove affittano le navi per il trasporto in Terrasanta; durante il viaggio nasce il proposito di riconquistare Zara, città sotto l'influenza del Regno d'Ungheria; dopo cinque giorni d'assedio Zara viene presa e saccheggiata, provocando l'indignazione di Innocenzo III, che scomunica l'intera Crociata per aver saccheggiato una città cristiana.

Il principe bizantino Alessio IV, figlio dell'imperatore Isacco II, si reca a Zara per comprare l'aiuto dei Crociati nella riconquista di Costantinopoli; il papa, nella prospettiva di riunire la chiesa romana con quella ortodossa toglie la scomunica e autorizza la continuzaione dell'impresa.

Il 17 luglio, dopo alcuni giorni di aspra battaglia, crociati e veneziani entrano in Costantinopoli, dove regna l'usurpatore Alessio III che ha imprigionato Isacco II; Alessio arraffa quanto gli riesce del tesoro imperiale e fugge; la crociata termina a Costantinopoli con i Cavalieri che saccheggiano per procurarsi quanto serve loro, ed i bizantini che li attaccano per difendersi.

QUINTA CROCIATA

Durante il pontificato di Innocenzo III, il IV Concilio Lateranense indice una nuova crociata; Federico II, incoronato imperatore del Sacro Romano Impero nel 1215, giura di prendervi parte, ma poi rimanda sempre la decisione.

Il successivo papa Onorio III stabilisce che la crociata deve iniziare il 1° giugno 1217; il re d'Ungheria Andrea II e il duca d'Asburgo Leopoldo VI partono per l'Egitto; essi hanno stretto un'alleanza col sultano dei Selgiuchidi che dominano l'Anatolia.

Il 29 maggio 1218 i crociati raggiungono Damietta, porto egiziano sul Mediterraneo, e l'assediano; il 5 novembre 1219 la città cade.

Il 27 agosto 1221 truppe musulmane provenienti dalla Siria sconfiggono i crociati ad Al Mansura.

Federico II, per la sua mancata partecipazione, si vede addossare la responsabilità della sconfitta; promette allora di iniziare una nuova crociata entro il 1227.

SESTA CROCIATA

La Sesta Crociata ha luogo tra il 1228 e il 1229; l'imperatore Federico II nè è l'unico protagonista; egli il 18 marzo 1229 riceve anche la corona di Re di Gerusalemme.

L'imperatore stipula un trattato con gli arabi e apre il mondo cristiano all'Islam; questa è l'unica crociata risoltasi diplomaticamente, senza che sia stato necessario combattere.

SETTIMA CROCIATA

In questo periodo i mongoli di Gengis Khan avanzano sempre più verso l'Occidente.

Il re francese Luigi IX si assume tutti gli onori e gli oneri della spedizione (dopo la morte sarà anche fatto santo).

Verso la metà del 1249 la flotta dei crociati sbarca a Damietta, nel delta del Nilo; superate le deboli difese della città, i cavalieri si devono però fermare di fronte alle imponenti mura di Al Mansur.

Altre truppe arabe, dopo aver sconfitto le esigue forze dei Cavalieri Ospitalieri ad Ascalona, accerchiano i crociati e ne impongono la resa.

Luigi IX, ammalato, viene catturato dagli arabi e liberato solo dopo il pagamento di un forte riscatto.

OTTAVA CROCIATA

Anche questa crociata è condotta dal re Luigi IX, spinto dal papa Clemente IV; lo scopo è convertire al cristianesimo i sovrani di Tunisi, per averli in seguito come alleati contro i musulmani di Egitto e Siria.

Nell'estate 1270 il re ed il fratello Carlo d'Angiò sbarcano a Tunisi, ma il lungo assedio e la peste decimano le truppe; di peste muore anche il re francese.

Il fratello Carlo conclude un trattato col califfo di Tunisi, in base al quale ottiene il possesso delle isole di Malta e Pantelleria.

NONA CROCIATA

Ultima crociata medioevale condotta contro i musulmani in Terrasanta.

Edorardo I re d'Inghilterra giunge troppo tardi per aiutare Luigi IX, re di Francia, ma insieme al fratello di questi, Carlo d'Angiò, prosegue per Acri, capitale di ciò che resta del Regno di Gerusalemme.

Nel 1268 gli arabi hanno preso Antiochia; nel 1269 cingono d'assedio Tripoli in Libano; nel 1271 costituiscono la prima flotta Mamelucca e tentano uno sbarco a Cipro, ove regna Ugo III, formalmente anche Re di Gerusalemme.

Edoardo I è accompagnato da Teobaldo Visconti che diventerà papa col nome di Gregorio X e nel 1274 proclamerà una nuova crociata, ma ormai nessuno risponderà più al suo appello.

Carlo d'Angio, nel frattempo, approfitta della disputa tra Ugo III, i Cavalieri Templari ed i Veneziani, per prendere il controllo di Acri; nel 1277 la città è nelle mani di Carlo.

Nel 1291 alcuni cristiani attaccano una carovana siriana; il sultano Khalil chiede un risarcimento, ma non gli viene concesso; pone allora Acri sotto assedio; dopo quarantatre giorni di resistenza la città cade e 60.000 cristiani vengono massacrati.

Caduto l'ultimo avamposto dei Cavalieri Crociati, Khalil prosegue nella conquista della Palestina e cancella ogni traccia rimasta del dominio crociato.


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