I POSSEDIMENTI ITALIANI - LE ISOLE DELL'EGEO

29 settembre 1911

L'Italia dichiara guerra all'Impero Ottomano.

 5 ottobre 1911

Truppe italiane sbarcano in Tripolitania.

Giugno 1912

Un corpo di spedizione, comandanto dal Mag. Gen. Giovanni Ameglio, sbarca a Rodi.

18 ottobre 1912

Termina la guerra con la vittoria italiana, ma l'Italia mantiene l'occupazione preventiva delle Isole Egee del Dodecaneso.

Febbraio 1935

In occasione della guerra contro l'Etiopia, il presidio italiano in Egeo viene potenziato con l'invio di un reggimento di fanteria, un battaglione mitraglieri, varie batterie di artiglieria da posizione, di artiglieria someggiata, di artiglieria controaerea e reparti del genio. 

Settembre 1939

L'organizzazione militare delle Isole Italiane dell'Egeo comprende:

 

Comando FF.AA. "Isole Italiane Egeo"

 Gruppo Territoriale Carabinieri Reali "Egeo"

 50^ Divisione Fanteria "Regina" (con formazioni rinforzate)

 Compagnia Carri L 5/30 (Fiat 3000 B)

 Settore di Copertura "Dodecaneso"

             14 compagnie mitraglieri da posizione costiere

 Raggruppamento Artiglieria da Posizione Costiera "Nord"

 Raggruppamento Artiglieria da Posizione Costiera "Sud"

 Gruppo Autonomo Artiglieria da Posizione Costiera "Coo"

 Gruppo Autonomo Artiglieria da Posizione Costiera "Scarpanto"

 LVI Gruppo Autonomo Artiglieria Controaerea

 L Plotone Chimico

 Genio

 Servizi

 107° Distretto Militare

 

con 22.000 effettivi, 500 autoveicoli e  1.150 quadrupedi.

10 giugno 1940

All'entrata in guerra dell'italia la situazione in Egeo è la seguente:

 

COMANDO FF.AA. "ISOLE ITALIANE DELL'EGEO"

(Gen. Cesare Maria De Vecchi di Val Cismon, Rodi)

 50^ Divisione Fanteria "Regina" (Gen. Alessandro Piazzoni, Campochiaro)

 9° Reggimento Fanteria Divisionale

             I Battaglione Fanteria

             II Battaglione Fanteria

             III Battaglione Fanteria

             IV Battaglione Fanteria

             1^ Compagnia Mortai da 81

             2^ Compagnia Mortai da 81

             Batteria d'Accompagnamento da 65/17

 10° Reggimento Fanteria Divisionale

             I Battaglione Fanteria

             II Battaglione Fanteria

             III Battaglione Fanteria

             IV Battaglione Fanteria

             1^ Compagnia Mortai da 81

             2^ Compagnia Mortai da 81

             Batteria d'Accompagnamento da 65/17

 201^ Legione Camicie Nere Egea "Conte Verde"

             CCI Battaglione Camicie Nere Egeo "Rodi"

             CCCI Battaglione Camicie Nere Egeo "Rodi"

             201^ Compagnia Camicie Nere Mitraglieri

             1^ Compagnia Camicie Nere Mortai da 45

             2^ Compagnia Camicie Nere Mortai da 45

 L Battaglione Mortai Divisionale

 50° Reggimento Artiglieria Divisionale

             I Gruppo Cannoni Campali da 75/27

             II Gruppo Cannoni Campali da 75/27

             III Gruppo Obici Pesanti Campali da 149/12

 91^ Compagnia Genio Artieri

 50^ Compagnia Genio Telegrafisti e Radiotelegrafisti

 1 sezione genio fotoelettricisti

 50^ Compagnia Chimica

 Servizi Divisionali

Truppe di Corpo d'Armata

 Gruppo TerritorialeCarabinieri Reali "Egeo"

 CCCXII Battaglione Misto Carri

             1^ Compagnia Carri L 3/33

             2^ Compagnia Carri L 5/30

 Settore di Copertura "Dodecaneso"

             18 compagnie mitraglieri da posizione costiere

 35° Raggruppamento Artiglieria da Posizione Costiera

             3 gruppi cannoni campali da posizione da 75/27

             1 gruppo cannoni pesanti campali da posizione da 105/28

             2 gruppi obici pesanti campali da 149/12

             1 gruppo mortai da posizione da 210/8

 Gruppo Autonomo Artiglieria da Posizione Costiera "Coo" (6 batterie)

 Gruppo Autonomo Artiglieria da Posizione Costiera "Scarpanto" (3 batterie)

 LVI Gruppo Autonomo Artiglieria Controaerea (7 batterie mobili, 14 da posizione)

 Servizi di Corpo d'Armata

 

Il personale comprende 22.486 effettivi dell'Esercito e 2.600 Camicie Nere.

 

Comando Militare Marittimo "Isole Italiane dell'Egeo"

(C. Amm. Luigi Biancheri, Rodi)

 4^ Squadriglia Cacciatorpediniere

             "Crispi", "Sella"

 8^ Squadriglia Torpediniere

              "Lupo", "Lince", "Lira", "Libra"

 III Flottiglia MAS

              7^ Squadriglia MAS

                          "MAS 430", "MAS 431", "MAS 433", "MAS 434"

              11^ Squadriglia MAS

                          "MAS 520", "MAS 521", "MAS 522", "MAS 523"

              16^ Squadriglia MAS

                          "MAS 536", "MAS 537", "MAS 542"

              22^ Squadriglia MAS

                          "MAS 545", "MAS 546", "MAS 551"

 V Gruppo Sommergibili

             51^ Squadriglia Sommergibili

                         "Narvalo", "Squalo", "Tricheco", "Delfino"

             52^ Squadriglia Sommergibili

                         "Jalea", "Jantina", "Ametista", "Zaffiro"

 Gruppo Navi Ausiliarie Dipartimentali

             Cannoniera "Sonzini"

             Posamine "Legnano", "Lero" (requisito)

             Nave Appoggio Sommergibili "Caboto"

             Nave Cisterna Nafta "Cerere"

 

Il personale della Regia Marina ammonta a circa 2.500 effettivi.

 

Comando Aeronautica "Egeo" (Gen. B.A. Umberto Cappa, Rodi)

 39° Stormo Bombardamento Terrestre (Rodi-Maritza)

             LVI Gruppo (Rodi-Gadurrà)

                        222^ Squadriglia (5 SM 81)

                        223^ Squadriglia (5 SM 81)

             XCII Gruppo (Rodi-Maritza)

                        200^ Squadriglia (5 SM 81)

                        201^ Squadriglia (5 SM 81)

 161^ Squadriglia autonoma Caccia Marittima (Lero, 2 RO 43, 7 RO 44)

 163^ Squadriglia autonoma Caccia Terrestre (Rodi-Maritza, 11 CR 32)

 Comando Aviazione Ausiliaria "Regia Marina"

             147^ Squadriglia/84° Gruppo Ricognizione Marittima (Lero, 6 CZ 501)

             185^ Squadriglia/84° Gruppo Ricognizione Marittima (Lero, 6 CZ 501)

             Sezione autonoma Ricognizione Strategica (Rodi-Maritza, 2 CZ 506)

 

Il personale aeronautico è di circa 3.500 effettivi.

8 settembre 1943


All'annuncio dell'armistizio il Comandante Superiore in Egeo è l'Ammiraglio Inigo Campioni, che è anche Governatore del Dodecaneso. Durante la campagna contro la Grecia sono state occupate le isole Sporadi Meridionali e le isole Cicladi; il presidio è stato rinforzato mediante l'invio della 6^ Divisione Fanteria "Cuneo", comandata dal Generale Mario Soldarelli, con sede a Samo, mentre il comando della Divisione "Regina" è passato al Generale Michele Scaroina.

La forza totale ammonta a 58.000 effettivi.

Il Comando Zona Militare Marittima, con sede a Rodi, è affidato al Contrammiraglio Carlo Daviso di Charvensod, il quale ha ai suoi ordini circa 2.100 effettivi.

Il Comando Aeronautica, anch'esso a Rodi, è agli ordini del Generale Alberto Briganti, che dispone di circa 3.000 effettivi e di soli 33 velivoli efficienti.

Nell'isola di Rodi è giunta, a scaglioni, la Brigata Motorizzata d'Assalto "Rhodos", unità tedesca comandata dal Generale Ulrich Kleeman. I tedeschi chiedono agli italiani di disporsi a difesa di tutto l'arcipelago contro eventuali sbarchi Alleati; il Comando Superiore chiede istruzioni a Roma, ma riceve solamente l'ordine di non creare "incidenti" con i tedeschi.

L'Ammiraglio Campioni decide di concentrare tutte le truppe nell'isola di Rodi, sede dei maggiori comandi, ma l'operazione è contrastata dalle truppe germaniche che catturano anche diversi prigionieri.

Nella notte sul 10 settembre viene paracadutata nei pressi di Calitea una missione britannica composta da tre elementi; gli ufficiali britannici chiedono quanto tempo è possibile resistere ai tedeschi e  annunciano che l'Armata Britannica d'Oriente non può offrire che scarni rinforzi.

Nel pomeriggio dell'11 settembre l'Ammiraglio Campioni, dopo due giorni di accanita resistenza, chiede la resa al Generale Kleeman; la resa dell'isola  di Rodi porta naturalmente alla resa di tutte le isole minori.