da "Supertifo"

La Ternana e i suoi ultras. Un legame strettissimo, viscerale, alimentato dalla "mitica" Ternana che dal '74 al '76 frequentò la serie A. Ora quell'epoca ruggente potrebbe tornare. Il "Liberati", la tana della tifoseria delle "Fere", è in fibrillazione. Tifo trascinante, ancora un po' grezzo, in stile "argentino": bandiere e strisce di carta. Un tuffo negli anni '70, nell'immagine e nella mentalità quando si parla dei Freak Brothers, gruppo storico della curva rossoverde. "Una storia quella degli Ultras della Ternana che inizia nel lontano 1974, Con la variazione del nome nel 1980 nascono i Freak Brothers. La scelta del nome ritenuto più adatto al nostro modo di essere e di pensare non ha per nulla scalfito gli ideali ed i valori che ne contraddistinsero la nascita, cioé quello di sostenere e seguire la Ternana sempre ovunque e comunque fasciati nei nostri colori rossoverdi, praticamente gli unici in Italia. Cercando di far grande la nostra squadra ma soprattutto la nostra curva e il nostro gruppo". Tifo di matrice anni '70. "Ci possiamo tranquillamente definire attaccati agli anni Settanta sia nel modo di tifare che in quello di essere. Scanzonati, ribelli, rivoluzionari, ironici e pungenti; sicuramente anche spigolosi, senza permettere nessun tipo di prevaricazione nei nostri confronti". Anche autogestiti. "Cerchiamo di gestire in maniera autonoma prendendo tutte le decisioni che ci riguardano dopo aver svolto delle riunioni settimanali dove si cerca di tracciare una linea da seguire sia la domenica che durante la settimana visto che crediamo molto importante se non essenziale coltivare la nostra amicizia gli ideali che sono quelli che ti permettono di affrontare le battaglie più dure anche nella vita e non solo per la Ternana. Certo fare questo non è sempre facile ma ci prodighiamo per riuscirci". Uno dei gruppi più "schierati". "Anche per questo ci battiamo allo stadio per problematiche sociali tipo razzismo, politica e repressione. Contro il razzismo stiamo cercando tra mille difficoltà di organizzare insieme ai Working Class un raduno per cercare di fa qualcosa contro questa piaga che si espande negli stadi italiani e soprattutto nella vita di tutti i giorni. Certo è inutile nascondersi, ma quando si prendono iniziative di questo tipo si fa inevitabilmente politica e noi siamo ben contenti di farlo anche perché riteniamo impossibile spogliarsi la domenica di tutti i valori e le idee che ti contraddistinguono durante la settimana, La cosa importante è quella di non farsi strumentalizzare. Sulla repressione ci battiamo ma le cose peggiorano domenicalmente non molto da dire, tranne che ogni domenica la guerra con i celerini e durante la settimana fioccano le denunce e le diffide (vedi Bologna con il ragazzo di Roma in coma, episodio rimasto impunito, e a Genova il fermo di 1000 tifosi del Torino, ma con quali prove? E' ora di finirla e forse solo tutti insieme si potrà riuscire a far qualcosa di utile". Terni e la pay-tv. "Volevamo spendere due parole anche sulla pay-tv e l'andazzo che sta prendendo il calcio di oggi, dove per i soldi si sta offuscando tutto il resto e se continua così noi saremo fortemente penalizzati. Altra cosa che ci dà fastidio è l'uso che si fa di Internet e delle lettere apparse anche sul vostro giornale. Nascosti dietro una tastiera o una penna sono tutti grandi tifosi e guerrieri pronti a sparare fango, giudizi e minacce. Noi da parte nostra diciamo che non dobbiamo dimostrare niente a nessuno e tanto meno dobbiamo imparare qualcosa. Non siamo certo esenti dal fare sbagli ma i panni sporchi ce li laviamo a casa nostra, quindi non risponderemo mai a nessuna provocazione fatta dai guerrieri/tifosi virtuali e nessuno deve scrivere o parlare di noi senza prima averci consultato". La calorosa curva Est all"argentina" e un sogno chiamato serie A. "Per finire vorremmo dire che l'entusiasmo alto e la squadra e la società sono all'altezza, la curva Est va forte in trasferta siamo in buon numero, Speriamo di continuare ad essere protagonisti di un sogno". Il libro dei Freak. "Per chi viole capire ulteriormente il nostro pensiero, la nostra storia, o per chi è amante del mondo ultras è disponibile il nostro libro "20 anni stupefacenti", 140 pagine di vita Freak. Infine diciamo che i fatti clamorosi sono sotto gli occhi di tutti perché ne parlano gli organi di stampa a livello nazionale, ma quanti abusi, pestaggi gratuite e quanto altro di repressivo accade negli stadi e nessuno ne parla? E' per questo che diciamo di reagire". Freak, venti anni stupefacenti. (Luca Lubrani)

 

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