VIRTUS
 

 

Connesso con l'idea di forza, fisica e psicologica (vis et animi et corporis) che caratterizzano Catilina, è il concetto, più complesso, di virtus, uno dei valori alla base del sistema del mos maiorum.

Due i suoi valori primari: quello di "valore militare", tradizionale requisito del soldato coraggioso, deciso e prudente, e quello di "virtù morale", sintesi di razionalità, equilibrio e coerenza, come risulta definita da Cicerone nel seguente passo:

Virtus est adfectio animi constans conveniensque, laudabiles efficiens eos in quibus est; ex ea proficiscuntur honestae voluntates sententiae actiones ominsque recta ratio; quamquam ipsa virtus brevissume “recta ratio” dici potest.

Delle due accezioni di virtus, a Catilina manca sicuramente la seconda: dell’eroe egli possiede la forza, la spinta ad agire, la vis, ma non la virtus, la qualità propria dell’uomo grande, il vir, appunto. Il suo animo inquieto e irrazionale è definito piuttosto dall’esatto contrario della virtus, la  vitiositas.

Huius igitur virtutis contraria est vitiositas ex qua concitantur perturbationes, quae sunt, ut paulo ante diximus, turbidi animorum concitatique motus, aversi a ratione et inimicissimi mentis vitaeque tranquillae

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