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precedente.
Siamo ad Amatrice (Lazio), il
paese degli spaghetti all'amatriciana
(che nella versione più
conosciuta vengono preparati con il sugo rosso mentre nella versione in
bianco si chiamano "spaghetti alla griscia").
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La chiesa di Sant'Agostino.
[Sulla facciata, a coronamento
orizzontale, si apprezzano un ricco rosone e un bellissimo portale tardo
gotico riccamente scolpito].
All'interno si trovano due
affreschi rappresentanti l'Annunciazione e la Madonna in trono col Bambino e
due Angeli, opere di un pittore paesano chiamato il "Maestro della
Madonna della Misericordia".] |
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Nel centro storico di Amatrice sorge il
Polo agroalimentare di tutto il Parco Nazionale Gran Sasso - Monti della
Laga. |
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Alle spalle di Amatrice la catena dei Monti
della Laga (Pizzo di Sevo, Cima Lepri, Pizzo di Moscio, Monte Pelone...)
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Si riparte in direzione di Poggio Cancelli.
Inizia subito una salita di circa 6 Km.
Dopo
un tratto scoperto si raggiunge una giovane pineta
circa 20 anni fa.
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Si supera un valico
(a quota 1328 m.) e poi
dolcemente si scende sull'altro versante.
Sta facendo sera...
Colpisce l'atmosfera, quasi
medioevale, che si vive da queste parti: si ode, in lontananza, un continuo belare di
greggi. Le pecore si richiamano fra loro in prossimità della notte? |
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Si raggiunge l'abitato di Poggio Cancelli, con
le sue tipiche case in pietra della Laga. |
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Si raggiunge, di nuovo, il lago di Campotosto.
Sul far della sera c'è un silenzio
rigenerante; si avverte, in questa pace incantata, solo il richiamo di
qualche uccello acquatico.
I riflessi sul lago creano un quadro naturale
da sogno. |
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E' ormai notte nell'abitato di Campotosto.
Una notte attesa.
Si ha voglia di assaporare le atmosfere notturne di un
paese che è tra i più alti d'Abruzzo
(1408 m.)
secondo, forse, solo al poco
più alto abitato di Rocca di
Cambio
(1434 m.).
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La chiesa di Campotosto.
La sismicità del luogo non ha consentito di
realizzare una facciata molto elaborata.
Non si può fare a meno di entrare nel
prospiciente negozio di alimentari per un assaggio del tipico formaggio
pecorino di Campotosto e della mortadella di Campotosto
(salame
con un pezzetto di lardo al centro) serviti su dello squisito pane aquilano. |
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Il
sopralluogo di questo itinerario è stato effettuato da Lucio De Marcellis (che
è anche il curatore del
sito) e Giancarlo Ippoliti. |