RINCHIUDETEMI, SONO … PAZZOOO!

 

A volte, quando presento insieme a Giorgia TRL, mi rendo conto dell’affetto che il pubblico prova nei miei confronti e non capisco cosa ci trovi di tanto speciale in un pazzo come me”.

 

Marco è un po’ l’icona del pubblico giovanile, con le sue speranze, i sogni da realizzare, il look giovane e il linguaggio informale, diretto, senza troppi giri di parole.

“Odio l’inverno e i maglioni pesanti ed ho paura dei miei nonni, insieme alla mamma sono i miei fan più accaniti, ma anche i critici più spietati. Nel mio lavoro cerco di essere spontaneo il più possibile, perché odio la finzione e i personaggi costruiti a tavolino. Prendo esempio da Gerry Scotti, un grande amico ed un presentatore eccezionale. Scherza sempre sulla sua persona e questo significa che possiede una grande umiltà. Un altro grande della televisione? Sicuramente il Nongio: risulta simpatico a tutti, in particolare alle ragazze, che vengono attirate nella sua ragnatela, grazie alla sua aria da incompreso e ai suoi occhini da cucciolo”.

 

Esibizionista, pigro, romantico, quale di questi tre aggettivi non ti si addice?

“Mi si addicono tutti e tre: esibizionista perché fin da  quando ero piccolo, ero disposto a tutto pur di restare sul palco, anche a ricoprirmi di ridicolo vestendo i panni del bue o dell’asinello nella recita di Natale. Pigro, se non sbaglio qualche tempo fa ti raccontai della tecnica del solco ideata da me e dal Nongio e visto che conosci uno dei nostri segreti dovrei ucciderti, ma per te farò un’eccezione… Romantico, ma solo se sono cotto a puntino, altrimenti la pigrizia prende il sopravvento e fare una sorpresa alla mia bella diventa un’impresa troppo faticosa, una missione impossibile, meglio allora bivaccare sul divano di casa, con patatine e birra e… il Nongio!”.

 

Parli del Nongio come se fosse la tua ragazza.

(Marco ride) Ma lo è, solo che non vogliamo dichiarare apertamente il nostro amore, non vogliamo che il sentimento che ci lega vada in pasto ai mass-media, quali rischierebbero di inquinarlo. E poi siamo molto timidi, ma un giorno o l’altro ci scambieremo un bacio d’amore, altro che T.A.T.U”.

 

A proposito di T.A.T.U. si sono baciate anche a TRL, come hai reagito?

“Ad essere sincero inizialmente ero un po’ preoccupato per come avrebbe reagito il pubblico, ma è andato tutto bene e loro possono fare ciò che vogliono, nei limiti della decenza s’intende, ma questo vale per qualsiasi artista che si presenta davanti a un pubblico di ragazzi più o meno giovane”.

 

Ti piacerebbe lavorare di nuovo al Festivalbar?

“Sicuro. E’ stata un’esperienza emozionante, anche perché lavorare al fianco della Marcuzzi e della Hunzicker, poi tutta quella gente, mi sono sentito a casa, infatti era la stessa atmosfera che si respira a TRL”.

 

Ti sei trovato con Daniele Bossari?

“Ci mancherebbe, veniamo tutti e due dalla scuola di MTV, ma ero lo stesso un po’ invidioso, perché lui aveva molte più occasioni di stare vicino ad Alessia e Michelle… quando si dice l’ingiustizia…”.

 

C’è proprio in lavoro che non riusciresti a fare?

 “Non saprei, credo tutto ciò che non dia la possibilità di creare, di usare immaginazione e fantasia”.