Agostino lascia Milano e va a Cassiciaco dove trova le risposte ai suoi dubbi e tormenti
Agostino conversione. Il 24 aprile 387 insieme ad Agostino ricevono il battesimo il figlio Adeodato, Alipio e altri amici a lui cari
Dopo l'esperienza del giardino la vita di Agostino e dei suoi amici cambia
completamente. Decidono di dedicarsi totalmente a Dio. Agostino trova la forza
di lasciare tutto; rinuncia sia al matrimonio che alla carriera. Sente il
bisogno di lasciare Milano per restare in contemplazione. Decide dunque di
ritirarsi a Cassiciaco (l'attuale Cassago Brianza), nella campagna
milanese, insieme alla madre Monica, al figlio Adeodato e ad un gruppo di
amici. Qui inizia a prendere forma un'esperienza comunitaria che poi sarebbe
durata per tutta la sua vita. Trascorrono le giornate immersi nella lettura
e nella meditazione delle Sacre Scritture, in modo di arrivare preparati per
il battesimo.
Agostino conversione. A Cassiciaco Agostino trova la piena risposta ai
suoi dubbi, al suo tormento interiore.
Nella veglia pasquale del 24 aprile 387, a 32 anni, Agostino riceve
il battesimo da s Ambrogio nella cattedrale di Milano insieme al fratello
Navigio, all'amico Alipio e ad altri discepoli. Viene battezzato anche
Adeodato, figlio di Agostino, appena quindicenne, ma che supera per
intelligenza molti importanti e dotti personaggi. I sentimenti che Agostino
prova in questo periodo sono ben espressi nell'invocazione "Tardi ti
amai, bellezza cosė antica e cosė nuova, tardi t'amai".
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- Fabrizio Cotogno, Tolentino
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