Agostino straziato soffre e piange la morte di un amico carissimo, non trova nessuna consolazione al dolore
Dopo pochi giorni dalla visita di Agostino l'amico muore. Agostino è
fortemente angosciato. Tutto ciò che ha avuto in comune con lui, la sua
assenza lo trasforma in uno strazio immane. Agostino trova sollievo solo
nel pianto. E' infelice, come infelice è chi cerca conforto e amore solo
nelle cose mortali. Rivede in ogni luogo l'amico carissimo. Agostino è
ancora pieno dei contatti fisici con l'amico carissimo attraverso gli occhi,
le orecchie, ma soprattutto le emozioni gli fanno sentire la sofferenza per la
mancanza dell'amico carissimo. E' triste, incredulo, non sa cosa fare. Soffre e
piange, non trova nessuna consolazione. Agostino, straziato, decide dunque di lasciare
Tagaste ed andare a Cartagine, perché i suoi occhi meno cercano l'amico dove
non sono soliti vederlo. Ma come fuggire da se stesso?