Agostino vede sant'Ambrogio vescovo di Milano come maestro di verità
Sant'Ambrogio vescovo di Milano fa vedere ad Agostino la Bibbia sotto una luce diversa
Agostino ogni domenica va alle istruzioni di Ambrogio, ma solo per
verificare se il vescovo merita la fama di incomparabile oratore di cui gode. Agostino è attento,
sospeso alle parole di Ambrogio, ma non è interessato al contenuto, che anzi
disprezza. La soavità della parola di Ambrogio lo incanta. Poi pian piano
insieme alle parole comincia ad entrare in Agostino anche il contenuto, cioè
che i passi della Bibbia non vanno intesi alla lettera, ma sono simboli di
realtà spirituali e invisibili. Agostino ha tante domande da porre ad
Ambrogio, ma non riesce a parlare con lui su ciò che lo interessa. Infatti il
vescovo di Milano, nei pochi istanti in cui non è occupato con i fedeli, ristora il
corpo con il cibo o l'anima con la lettura. Ambrogio è completamente assorto
quando legge; l'occhio corre lungo le pagine e l'intelletto ne scruta il
significato, mentre voce e lingua stanno in riposo. Chi avrebbe osato
disturbare tale raccoglimento? Allora Agostino, non potendo parlare
direttamente con Ambrogio, sottoporgli i suoi dubbi, lo ascolta avidamente
quando predica in mezzo al popolo per trovare le risposte all'inquietudine
delle sue domande.
L'ambiente ecclesiale milanese, unitamente alla figura del vescovo Ambrogio, hanno un
influsso determinante sulla conversione di Agostino. Agostino è avvinto dal
modo intenso della Chiesa di Milano di vivere la carità, avendo cura di tutti
i poveri: una Chiesa fatta dal popolo, vario ed unito, costituito da
intellettuali e umili, ricchi e poveri che hanno per riferimento
sant'Ambrogio, figura carismatica e spirituale.
Per comprendere l'importanza dell'incontro con sant'Ambrogio per sant'Agostino
basta rileggere la frase "Da te, o Dio, a lui (sant'Ambrogio) ero
condotto ignaro, perché da lui fossi condotto consapevole a Te".
Sant'Agostino considera sant'Ambrogio come maestro, come un padre che lo ha
generato ad una nuova vita, una vita di fede. Sant'Agostino definisce
sant'Ambrogio come colui che ha arato e coltivato la sua anima interiore.