L'incontro con sant'Ambrogio vescovo di Milano primo passo per la conversione di
sant'Agostino
Agostino nel 384, grazie all'aiuto del prefetto di Roma Quinto Aurelio Simmaco,
su raccomandazione dei manichei, riesce ad ottenere la cattedra di retorica a Milano.
Milano, sede della corte imperiale della dinastia Valentiniana con quasi
130.000 abitanti, è un centro di riferimento fiorente di attività
produttive, centro di commerci e di ricchezze.
Qui Agostino, in qualità di funzionario pubblico, ha l'obbligo di andare dal
vescovo Ambrogio per una visita di cortesia. Ambrogio lo accoglie con affetto
e gentilezza. Milano è sicuramente un passaggio fondamentale per la conversione di
Agostino: infatti qui ha modo di ascoltare i sermoni di sant'Ambrogio. All'inizio Agostino frequenta Ambrogio non per imparare, ma per giudicare se egli merita la fama di cui gode.
Pian piano però le parole di sant'Ambrogio penetrano il cuore di Agostino, sempre
alla costante ricerca della verità.
Per sant'Agostino
sant'Ambrogio è un maestro che con dolcezza e carisma ha arato e coltivato la sua anima
interiore fino a condurlo ad una vita nuova, una vita di fede.
Breve biografia di sant'Ambrogio vescovo di Milano
Sant'Ambrogio, di ricca famiglia aristocratica romana, studia a Roma i
classici latini e greci e apprende i primi insegnamenti del cristianesimo.
Viene eletto governatore a Milano. Sant'Ambrogio, nominato a furor di popolo
vescovo di Milano nel 374, fa della città il maggior centro del cristianesimo
italiano e sa influire, col suo carisma, sulla politica imperiale.