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IL CODICE DEGLI DEI |
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Due studiosi italiani scoprono la lingua universale prima della torre di
Babele. |
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La scoperta, apre le porte delle antiche conoscenze e i monumenti del sito di Giza, decodificati alla luce del codice, segnalano un messaggio millenario partito da una civiltà, non storicamente riconosciuta dalla scienza ufficiale, vissuta la bellezza di 13 millenni or sono. Sicuramente parlare di un messaggio partito la bellezza di 13000 anni fa e indirizzato agli esseri umani del 2000 d.c. ,può far sorridere più di uno studioso, ma le riprove che gli studiosi hanno trovato sono al di sopra di qualsiasi sospetto. Una volta padroni del codice, ci si accorge che il messaggio millenario è stato inserito nel D.N.A. della nostra civiltà: si trova in tutte le mitologie antiche, in tutte le forme religiose e in tutte le tradizioni tramandate dal passato. "Il codice degli dei" si prefigge lo scopo di dimostrare senza tema di smentite che la lingua unica prima della famosa torre di Babele era astronomica e che la comprensione di questo "linguaggio" ci porterà a risolvere il più grande segreto celato alla nostra civiltà, la sua vera origine. Riporto qui di seguito l’articolo dello scopritore del codice: Giorgio Terzoli.
Premessa
ll codice de Santillana- von Dechend
De
Santillana e la Von dechend, mettendo in correlazione un numero infinito
di miti che arrivavano dal nostro profondo passato, scoprirono una
serie di elementi a dir poco incredibili:
I miti o le tradizioni che arrivavano da tutte le ere e dai posti geografici più impensati ,quali miti amerindi, cinesi ,greci ,egiziani ,indiani , polinesiani ,sumeri ,ittiti ,scandinavi, germanici ecc contenevano gli stessi personaggi ,gli stessi arredi scenici ,le stesse trame e gli stessi numeri. Dopo accurati studi i due professori ,seppure con un certo imbarazzo scientifico, riconobbero nei numeri in questione i dati per calcolare la precessione degli equinozi .L’imbarazzo scientifico crebbe a dismisura quando i due studiosi furono costretti ,dall’evidenza dei fatti ,a dichiarare che nella lingua comune del mito erano congelati elementi di alta astronomia. I miti non solo descrivono esperienze comuni, ma lo fanno utilizzando lo stesso linguaggio simbolico comune ,gli stessi personaggi riconoscibili e gli stessi motivi letterali. Secondo i due studiosi sembrerebbe che un’antica mano informatrice abbia inserito nel D.N.A. della nostra civiltà questi concetti.
I
valori per calcolare con precisione la precessione degli equinozi ,sotto
forma di numeri specifici si possono trovare nelle più antiche
tradizioni umane. Considerando che l’origine della mitologia si perde nella notte dei tempi ,lo stesso de Santillana afferma che nel 4000 a.c. all’inizio della nostra storia ,erano già barcollanti per l’età ,la scoperta prendeva carattere di eccezionalità. Se prendiamo in esame che la scienza ufficiale farebbe risalire la scoperta della precessione degli equinozi al primo secolo a.c., da parte di un astronomo greco Ipparco ,la scoperta dei due studiosi potrebbe da sola costringerci a riprendere in serio esame buona parte della storia conosciuta. Gli equinozi sono i due momenti dell’anno in cui il giorno e la notte hanno eguale durata su tutto il pianeta. L’equinozio di primavera cade il 20 marzo ,mentre quello d’autunno il 22 settembre. Per effetto della precessione degli equinozi ,il punto vernale o punto gamma o equinozio viene raggiunto ogni anno con qualche frazione di anticipo ,con il risultato che il sole molto lentamente si sposta attraverso tutte e dodici le costellazioni dello zodiaco. Egli impiega circa 2160 anni per attraversare ogni singola costellazione e compie un intero giro in circa 25.920 anni.
I
NUMERI PRECESSIONALI INDIVIDUATI DAI DUE STUDIOSI
I
MITI ASTRONOMICI
IL CODICE TERZO
IL
12 associato a qualcosa di circolare.
L’orologio cosmico
Gli
animali mitologici.
Gli
dei correlati al sole. Il dio solare Sumero-Ittita ,Tesup o Teschub ,lo si rappresentava sotto forma di Toro. Abbiamo in questo chiarificante esempio la dimostrazione che gli Ittiti identificavano la loro divinità solare con la costellazione che ospitava il sole al momento dell’equinozio di primavera (la costellazione del Toro). I sumeri comparvero in mesopotamia nel Quarto millennio A.C. ( all’inizio dell’era precessionale del Toro ) ed infatti la divinità solare sumera viene dipinta sopra a un Toro simbolico che rappresenta l’omonima costellazione. Utilizzando l’orologio precessionale la figura sumera ci indica anche che il sole si trovava all'inizio dell’era astronomica del Toro (4320 a.c. ) infatti ,la divinità è sulla parte iniziale della costellazione del Toro ,le corna ,indicandone l’inizio.
GLI
EROI E LE PROVE PER DIVENTARE TALI Se analizziamo che Ercole deve uccidere il Leone celeste ,Ulisse deve seguire le stelle di Orione e Giasone e Teseo affrontare un terribile Toro, oserei dire che siamo costretti ad ammettere che le prove degli Eroi sono costellate da prove precessionali.
La
lingua universale prima della nostra Storia. Oggi abbiamo la possibilità di dimostrare che prima della scrittura era presente un gergo astronomico precessionale, comune a tutte le culture storiche e preistoriche. Possiamo affermare che prima della nostra storia esistevano conoscenze astronomiche e scientifiche e che tale sapienza veniva utilizzata in convenzioni mitologiche per esprimerle. Non potrebbe essere la scoperta di questo codice, la più grande scoperta archeologica?
GIORGIO TERZOLI:
Nato
a Bologna il 08/11/1961 e da sempre appassionato di Mitologia e
Archeoastronomia.
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