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Scritti poetici

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Gli scritti Poetici

Michelangelo - Giudizio universale - particolare

 

Fin dagli inizi la letteratura cristiana è arricchita anche di composizioni poetiche, tanto più che uno degli elementi essenziali della celebrazione cristiana è il canto. Durante le celebrazioni i fedeli cantavano salmi, cantici ed inni. Di tutti questi testi si trovano ampie tracce nei testi canonici (molti passi dei vangeli - Magnificat, Benedictus, Gloria, Nunc Dimittis ecc. -, degli Atti, delle lettere e ancor più dell'Apocalisse sono ripresi in blocco dalle innologie liturgiche). Tali composizioni si rifanno ovviamente ai modelli della poesia ebraica e quindi non seguono la metrica greca, quanto piuttosto il modello ebraico, caratterizzato dal parallelismo e dalle assonanze o dalla rima. In seguito gli autori, a iniziare dagli anonimi autori di inni gnostici per arrivare al famoso Clemente di Alessandria, tentano di conciliare la metrica classica con il contenuto cristiano. Nascono così i primi esempi di inni metrici in anapesti, tra cui quello famoso a Cristo attribuito appunto a Clemente.

 

L'inno della sera,  del sec. II a lode della Trinità - ancora in uso nella liturgia greca.

Odi di Salomone, composizioni di diverso carattere e contenuto risalenti alla prima metà del sec. II, di ambiente orientale di lingua greca con influssi del pensiero mitologico e filosofico greco. Famose l'Ode 7 (incarnazione), 12 (il logos), 19 (concezione verginale), 28 (la passione), 42 (risurrezione di Cristo).

Oracoli sibillini cristiani, 14 libri di esametri del sec. II sulla base di scritti ebraici. Notevole l'influsso su scrittori ed artisti esercitato lungo tutto il medioevo e oltre (Tommaso d'Aquino, Dante, Calderon de la Barca - Raffaello, Michelangelo). All'inizio troviamo il famoso acrostico (Ihsouj Cristoj Qeou Uiou Swthr = ICQUS = pesce) tanto frequente nelle raffigurazioni dei primi cristiani.

Le Massime di Sesto collezione di sentenze morali e di regole di condotta in lingua greca di origine pagana, attribuite al filosofo pitagorico Sesto e rielaborate da un autore cristiano di Alessandria nel sec. II. Sono ispirate alle idee platoniche di purificazione, illuminazione e deificazione, oltre che all'idea platonica di divinità. Si consiglia la temperanza nell'uso dei beni e si mette in guardia dal matrimonio. Ricorda da vicino Clemente di Alessandria.

Michelangelo - Giudizio universale

tratto da www.luzappy.it

 

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