Un Museo contadino per un salto indietro nel tempo
Museo Delle Arti Contadine di Somma Vesuviana presso il complesso
monumentale di Santa Maria del Pozzo.
Il Museo fu fondato nel 1995 da Michele Russo grazie alla
sua tenacia e alla passione per le tradizioni del posto e per gli
oggetti di cultura materiale che appartenevano alle attività
agricole e artigianali.
Russo è morto e attualmente il museo è gestito dai
figli. E quindi una struttura privata ed è una delle
realtà maggiormente ammirate in Campania.
Il museo conserva una collezione di circa 3200 pezzi a partire dal
1050 fino agli anni 50 del Novecento.
Visitando il Museo si è guidati attraverso varie stanze ascoltando
spiegazioni e
osservando gli oggetti esposti, tutti molto illustrati nel loro
aspetto funzionale.
Nella prima stanza sono stati esposti oggetti del mondo rurale quali
aratri, attrezzi agricoli vari in legno e in metallo e soprattutto
gli oggetti che venivano utilizzati per la produzione e la conservazione
del vino, come tutti gli altri oggetti sono tutti accompagnati dalla
descrizione dalla guida.
A seguire la prima stanza sono quelle dedicate alla vita domestica.
Nella prima di queste, la sala dei mestieri sono rappresentate
varie attività domestiche e artigianali come quella
della stiratrice, o mpagliaseggie
o o spurtellaro e tutti hanno modo di osservare proprio
gli oggetti prodotti da questi mestieri. La sala successiva poi
è quella del ciclo di
produzione del mais dove è possibile vedere foto che rappresentano
momenti importanti dellattività agricola, attrezzi
usati dal cardolan e strumenti musicali caratteristici
del vecchio mondo contadino, come il triccheballacche, lo schiaffo,
la scetavaiasse o la caccavella, molti dei quali suscitano linevitabile
ilarità dei visitatori.
Si accede poi nella sala del maiale in cui sono mostrati
gli attrezzi utilizzati per la sua macellazione,
con foto di questa procedura, seghe bilance e loccorrente
per la panificazione.
Lultima stanza è quella in cui è collocato il
Presepe settecentesco con pastori in stile barocco.
In stile barocco, perché quelli preziosi davvero sono stati
rubati qualche anno fa.
Nellarea esterna si possono trovare animali domestici e da
carico nelle stalle.
Oltre alle stanze interne il museo comprende poi un orto didattico
che mostra soprattutto la logica con la quale i contadini coltivavano
la terra.
Qui si apprende il processo della coltivazione e le sue varie fasi
(concimazione naturale, solchi nella terra con la zappa... ecc)
ci sono alcuni degli strumenti utilizzati dai contadini durante
tale processo quali aratro o la nora.
Ciò che soprattutto comunque emerge nel visitare il museo
è un continuo raffronto tra gli aspetti del mondo rurale
che vengono analizzati e i relativi aspetti odierni della società
attuale.
Unesperienza del tutto nuova, un viaggio in un tipo di vita
mai conosciuto ma che comunque affascina e coinvolge linteresse
di tutti. Si è insomma catapultati nella realtà contadina
caratteristica di un passato che oggi ci appare così lontano
nel tempo. Una sorta di museo vivente, in cui ogni pezzo sembra
ritornare indietro nel tempo e svolgere davanti ai propri occhi
la funzione per cui è nato.