Ritratti:
Se è vero che le Case hanno un'anima allora possiamo dire che le
fotografie degli edifici sono i ritratti
delle architetture.
Il ritratto cerca di cogliere lo spirito, lo sguardo, l'anima, appunto,
del soggetto.
E se il soggetto è un febbricato?
Il "fabbricato"
in sè è un oggetto inanimato, e in quanto tale privo di
anima. Ma se il fabbricato è anche una architettura?
Allore le questione
da chiarire è: qundo uno spazio o un oggetto inanimato si possono
definire come architettura?
Difficile, forse impossibile
per me dare una risposta esauriente a questa domanda sarebbe decisamente
presuntuoso e poi non è questa la sede adatta.
Mi azzardo qui a tentare di esprimere come io posso rispondere limitatamente
a quello che concernle l'ambito del mio modo di raccontare l'architettura
per immagini.
Personalmente
definisco uno spazio o un oggetto inanimato come architettura quando,
per volontà della persona che li hanno progettati, oppure per l'usura
del tempo e delle tracce di vita delle persone che vi sono passate, in
essi si siano sedimentate scheggie dell'anima e della personalità
di costoro. E quando queste scheggie sono riconoscibili allora è
possibile parlare di ritratto anche per l'architettura.
Questo siglifica
anche che si deve essere in grado di vederle, di percepirle e ciò
non è sempre facile, a volte impossibile e dipende anche dallo
stato d'animo con il quale mi pongo di fronte agli spazi e agli edifici
che di volta in volta e per i motivi più disparati mi incuriosiscono
e mi stimolano a fotografarli. Addirittura a volte queste scheggie di
anima compiono rivedendo una immagine ripresa quasi per caso o solo per
mera documentazione didattica o professionale. Altre volte immagini scattate
credendo di avere colto qualche scheggia sedimentata non riescono poi
a restituirla come immaginavo.
Qui di seguito pubblico
alcune delle immagini che in un modo o nell'altro mi hanno rivelato qualche
scheggia di anima architettonica.
Non sono immagini
sofisticate o tecnicamente "progettate" sono piuttosto delle
istantanee, riprese al volo sulla base di sensazioni fugaci e poi elaborate
con lo stesso spirito e con le poche conoscenze tecniche di cui dispongo.
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