Istruisci la tua baby-sitter sulla vita vegetariana

Quando i piccoli vegetariani crescono

 

di Melanie Wilson

Traduzione di Francesca Gasparini

 

Come genitori vegetariani sembra che quasi tutti si sentano in diritto di farci domande dettagliate sul nostro stile di vita. Può essere stancante, specialmente quanto il tono è antagonistico o qualcuno vuole trascinarci in un dibattito. Ma io trovo che, per la maggior parte, non mi dà fastidio rispondere a queste domande. Finché colui che indaga è rispettoso e davvero interessato in ciò che ho da dire, sono contenta di parlare della nostra dieta e del nostro modo di vivere.

 

Una delle domande che più spesso vengono poste (dopo numerose inquisizioni riguardo alla nutrizione vegetariana e al perché non mangiamo carne o uova o non beviamo latte) è cosa farò quando / se le mie figlie volessero mangiare cibi non-vegetariani più avanti nella loro vita. Per prima cosa, c’è una presupposizione che esse lo faranno, e i miei inquisitori sono davvero preoccupati riguardo al fatto se io impedirò alle mie figlie di farlo oppure no. Ammetto che molti bambini vegetariani decidono di sperimentare altri cibi ad un certo punto. La realtà è che alcuni anche abbandonano il vegetarianesimo completamente ad un certo punto, anche per tutta la vita. Comunque, ce n’è un numero che non la fa, che sceglie di mantenere una dieta vegetariana per tutta la vita.

 

La mia scelta personale su questo punto è di lasciare alle mie ragazze lo spazio per prendere questa decisione da sole, dopo una certa età. Non ho già determinato esattamente quanto sarà il momento. Così, io aspetterò e deciderò quando sarà il momento. Non avendo mai avuto un figlio sopra l’età di cinque anni, posso solo indovinare quando arriverà. A parte ciò, il punto rimane che le persone si aspettano che io risponda a questa domanda in un certo modo, e sono visibilmente gratificati quando sentono la mia risposta. La loro preoccupazione risiede nella possibilità che io possa essere uno di “quei” genitori che forzano i loro figli a essere vegetariani contro la loro volontà.

 

Ciò che queste persone non capiscono è che molti bimbi vegetariani sono contenti –sono anche orgogliosi- di essere vegetariani. La mia bimba di quasi cinque anni non mangerebbe carne se le si promettesse che la trasformerebbe in una ragazza Power Puff. Non mangia neppure un hamburger vegetariano comprato al supermercato a causa della sua somiglianza con la carne, così io non ho dubbi su come risponderebbe se posta di fronte all’offerta di carne “vera”, senza che ci siano di mezzo forzature. Ma anche quando la limito contro la sua volontà (cosa che, la dico con orgoglio, ho fatto molte volte), non vedo ciò come ingiusto. Credo sia il mio lavoro di genitore aiutare mia figlia ad imparare a prendere decisioni salutari, e qualche volta questo significa dire no, che le piaccia o meno.

 

Io spiego a queste persone che il nostro vegetarianesimo è simile a una religione per noi. No, non c’è una chiesa vegetariana. Ma le nostre credenze sono profondamente spirituali, e noi condividiamo i nostri valori con i nostri figli in un modo molto simile a quello con cui altri genitori intessono le loro credenze morali e spirituali nella vita quotidiana delle loro famiglie. Il nostro scopo è dare ai nostri figli un fondamento solido, a partire dal quale costruire il loro proprio sistema di solide credenze e grazie al quale decidere come condurre le loro vite. Nutriamo i loro corpi e nutriamo i loro spiriti con lezioni di rispetto e amore per tutte le creature viventi, la terra, e i loro corpi sacri. Poi manderemo loro fuori nel mondo e pregheremo che le nostre lezioni abbiano messo radici. Speriamo in modo fervente che i nostri bimbi rimangano vegetariani, ma siamo anche venuti a patti con la possibilità che essi possano scegliere un altro cammino. Abbiamo accettato questo, e ci impegniamo ad amarli e accettarli non importa dove il loro viaggio li conduca. Dopo tutto, essere genitori non sta tutto qui, sia che siamo vegetariani oppure no?

 

 

 

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