Vestire
biologico: una scelta naturale
a cura di Roberta Pedicino -( robgio@tiscalinet.it)
L’abbigliamento
è forse il settore in cui il movimento ecologico ha avuto più difficoltà a
svilupparsi. Un abito ecologico è caratterizzato da un principio fondamentale:
la materia prima, quella utilizzata per millenni dall’uomo e cioè il Cotone,
seguito dal Lino, dalla Seta, dalla Canapa e dalla Lana. Il vestire tradizionale
con fibre prodotte e trattate industrialmente, o addirittura sintetiche, crea
disturbi alla nostra salute. L’irritabilità da cariche elettrostatiche o
l’allergia da coloranti, dermatosi, problemi cutanei, ne sono tipiche
manifestazioni e sono proprio i bambini i più sensibili a questo problema:
molti i casi d’allergie ai pannolini, trattati con diverse sostanze chimiche.
Per abbigliamento biologico si intende tessuto non trattato e non sbiancato,
privo di formaldeide o altre sostanze chimiche, spesso raccolto a mano e
proveniente da coltivazione biologica controllata. Garantisce la traspirazione
della pelle e mantiene il caldo ed il fresco in maniera ottimale, non dà
allergie ed altri disturbi. L’aumentare della coscienza ecologica nei
consumatori, ha portato maggiore attenzione a cosa indossiamo. Purtroppo però i
tessuti di origine naturale, come cotone, lino, lana e seta vengono manipolati
già nelle fasi di coltivazione e allevamento, con pesticidi, diserbanti ed
ingegneria genetica. Attualmente quasi tutti i filati in cotone vengono
ricoperti da uno strato di resina acrilica e quindi le stoffe hanno contenuti di
formaldeide. Anche quello definito cotone puro 100%, per essere un "lava e
indossa", viene sottoposto a trattamenti chimici. Il vestire biologico
contribuisce alla salute dell’uomo ed alla tutela dell’ambiente, favorendo
un’economia non inquinante: la produzione di cotone da agricoltura
tradizionale impiega il 25% dei pesticidi utilizzati sulla Terra e la
produzione, la colorazione e il trattamento di tessuti naturali come la lana è
una delle più inquinanti. Le fasi della lavorazione delle fibre naturali
possono essere così sintetizzate: -Pesticidi, Fertilizzanti Chimici,
Defolianti: usati durante la coltivazione delle fibre vegetali.
-Carbonizzo (lavaggio in acido solforico), Antitarlo, Antiparassitari,
Superwash: alcuni dei trattamenti che subisce la lana.
-Imbozzinatura: impregnazione del filato con prodotti ausiliari
(bozzime), solitamente chimici, per aumentarne la resistenza in fase di
tessitura. -Sbozzinatura: eliminazione del bozzime tramite lavaggio con
sostanze quali enzimi, acidi e ossidanti.
-Sbiancatura: prodotto chimico, sbiancante ottico azzurrino, che serve a
mascherare il colore greggio (ipoclorito e sbiancante al cloro). -Tintura: coloranti
chimici +Carrier (prodotti chimici ausiliari per migliorare la velocità e
l’assorbimento di tintura); tra i coloranti chimici ve ne sono alcuni
classificati come cancerogeni e comunque abitualmente utilizzati. Sequestranti
(prodotti chimici che servono a bloccare quei metalli pesanti che potrebbero
alterare la fase di tintura).
-Mercerizzo e Alta Stabilità: lucidatura e stabilizzazione con prodotti
chimici.
Dopo queste fasi di lavorazione negli indumenti saranno presenti, in dosi più o
meno elevate, le seguenti sostanze: formaldeide, residui di metalli pesanti
(cromo, rame, cobalto, nichel, argento di mercurio), pesticidi e pentaclorofenol,
con innegabili conseguenze sulla nostra salute e su quella dei nostri figli.
Il
prezzo da pagare per questa scelta commerciale è altissimo: prima di tutto
sull’ambiente in generale, in quanto l’industria tessile si condivide
l’ambito primato di settore più inquinante al mondo con l’industria
automobilistica, inoltre è altissimo il consumo energetico per la
trasformazione di questi tessuti ed infine, terzo aspetto, ma non meno
importante, il danno sanitario immediato all’uomo.
Vestire biologico è una scelta intelligente per chiunque voglia vivere la
natura e contribuire con i propri gesti alla salute del pianeta e della sua
persona. La rete internet offre parecchi spunti su questo argomento soprattutto
su grandi portali che parlano di biologico e ambiente, ma ci sono anche siti di
aziende che producono e vendono on-line soprattutto abbigliamento per bambini,
cose in genere difficili da trovare nei negozi. Indirizzi utili da avere sotto
mano sono: www.bellicomeilsole.it - www.ipiccolissimi.it
- www.aliorganicwear.it.
Interessanti anche i siti sulla canapa: www.vestinatura.it
- http://fattidicanapa.it - www.hempys.com
- www.vaionline.it/ilcorrieredellacanapa
- www.indica.it - www.hempower.it.
(da "Suolo e Salute. Essere nel biologico", n. 8:2, 2002)