RECENSIONI

a cura di Valerio De Felice

 

Banco Del Mutuo Soccorso/ Omonimo

 

Bellissimo esordio del Banco Del Mutuo Soccorso. La band italiana dal sound  anglosassone  si impone nel panorama progressive con la celebre icona del salvadanaio, divenuta un "cult" fra gli appassionati.

 

Le musiche sono composte da Vittorio Nocenzi, mentre le liriche portano la firma del duo Nocenzi-Di Giacomo. Sei sono le tracce che compongono l'album e notiamo subito un massiccio lavoro di arrangiamenti fra chitarre acustiche ed elettriche, pianoforte, organo e clarino. L'intro "In volo", breve e significativo soprattutto nel cantato, ha un ingresso che ricorda le sonorità del successivo album "Darwin", mentre la successiva "R.I.P" ( requiescant in pace) presenta un ritmo dinamico ben sostenuto dalla voce di Di Giacomo, straordinario soprattutto nella parte centrale del pezzo su un drammatico motivo di pianoforte: è un brano di solare taglio pacifista ( ..cavalli corpi e lance rotte si tingono di rosso..).

 

 Molto particolare il "Passaggio" di chitarra acustica accompagnato da un elegante sussurro di voce che introduce al puro progressive suonato di "Metamorfosi", una lunga composizione che in alcuni momenti ricorda gli Emerson Lake e Palmer, in altri i ruvidi Genesis del periodo "Nursery Cryme". Il brano più importante è senza dubbio "Il giardino del mago" una magnifica suite di quasi 19 minuti divisa in quattro parti, composta lo stesso anno di "Supper's ready".

Direi che l'album è assolutamente immancabile nella discografia di  un prog-fan, anche se il successivo "Darwin" resta ancora per me uno dei punti più alti del progressive italiano di sempre.

 

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