Recensione inviata

da Manlio

 

 Dedalus/ Dedalus

 

Commento di Manlio.

Del filone italiano più difficile e complesso ma sicuramente originale e che procura soddisfazione multipla all'ascoltatore, sono da considerarsi maestri in cattedra i Dedalus, che esordiscono sulla scena musicale con questo prodotto omonimo compiuto da cinque brillanti tracce.

 La musica del gruppo è un qualcosa di unico, forse leggermente sporcata in sporadiche occasioni da alcune reminiscenze alla Soft Machine, ma nel complesso ottima e variegata.

Proprio su questo si basano i quattro elementi, più l'aggiunto Renè Mantegna degli Aktuala alle percussioni africane, che propongono per ogni traccia un tema diversificato in maniera molto radicale e con inserimenti strumentali estremamente curati e vari.

Si spazia tra il rock e il jazz, invadendo perennemente e senza remora i due stili, fusi in maniera straordinaria dalla potentissima base ritmica di basso e batteria, con solidi passaggi di sax e chitarra. Bellissimi gli interventi di violoncello elettrico, ad opera di Bonansone, che regalano attimi di smarrimento per l'ascoltatore, come ad esempio nel momento centrale di "Santiago", dove nel calderone (nel senso buono...) frastornato di rumori, questi sembra essere pizzicato da zoccoli di cavallo in corsa.

Basilare anche l'utilizzo pressoché perfetto e gustosissimo del Fender Rhodes come ad esempio in "Leda" o nella traccia migliore "CT 6", e del sintetizzatore.

 

Ciò che contraddistingue i Dedalus è la marcata tecnica dei componenti che riescono ad imprimere alle melodie forti sterzate in più punti, non dimenticando anche di inserire citazioni e tempi classicheggianti, a testimonianza forse della propria formazione.

Ed è proprio grazie a questa tecnica che, consapevoli della difficoltà nel proporre un disco di ricerca musicale pura, riescono a mantenere un livello quasi ipnotico per l'ascoltatore, colpito dai continui interventi strumentali.

Un disco difficile ma che se ben capito può regalare intensissime emozioni. Consigliato.

 

Track List

Formazione

 01. Santiago
 02. Leda
 03. Conn
 04. CT 6
 05. Brilla

Fiorenzo Bonansone: Violoncello elettrico/Piano Fender/Sintetizzatore
Marco Di Castri: Chitarra/Sax/Percussioni
Furio Di Castri: Sabbo/Percussioni
Enrico Grosso: Batteria/Percussioni
Renè Mantegna: Percussioni Africane

 

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