RECENSIONI

a cura di Valerio De Felice

 

Pavlov's Dog/ Pampered Menial

 

Il primo prodotto discografico degli Americani Pavlov's Dog fu un ottimo debutto che conquistò, nel lontano 1976, numerose copertine di riviste specializzate del settore.

In effetti "Pampered Menial" denota una  grande sintonia all'interno della band, ed una pregevole originalità nella stesura dei pezzi.

Sebbene il disco non presenti complicate partiture,  ciò che stupisce è la capacità di elaborare idee spesso semplici, ma nello stesso tempo cariche di una grande introspezione  che è possibile percepire già a partire dal pezzo iniziale "Julia": una  romantica ballad cantata meravigliosamente da David Surkamp, singer e leader del gruppo.

 

Il disco è caratterizzato da sonorità malinconiche, chitarre acustiche, violino, sintetizzatori e fiati che si alternano ripetutamente la scena per poi convergere nella voce ora graffiante, ora delicata di Surkamp. E' un progressive sicuramente meno indirizzato alla contaminazione e alla complessità di composizione, ma piuttosto la rappresentazione della delicatezza stilistica di un genere in cui è possibile divagare in maniera libera e creativa. 

La perla del disco spetta, senza alcun dubbio, a "Julia". Altre prove di grosso livello sono poi "Fast Gun" e "Theme from subway sue", brani in cui si avverte l'importante patrimonio rockeggiante della band, e "Of once and future kings" con incursioni addirittura blues. Infine "Preludin", altro bellissimo brano in cui si accentua maggiormente l'impronta sperimentale della band.

 

Peccato che il lavoro successivo, "At The Sound Of The Bell", non sia all'altezza dell'esordio, a parte qualche singolo pezzo come ad esempio "Mersey" e "Standing here with you". Ma onore al merito a questa band che nella sua breve carriera ha comunque regalato un disco molto originale!

Uno dei migliori esempi di progressive Americano.

 

›› Ritorna a [Recensioni progressive]

 

 

  Home    Contatti Prog Link    Noi Consigliamo!