..iRECENSIONI

a cura di Michele De Felice 

 

 Genesis/ Second out

 

L' addio dei Genesis al pubblico più colto non è stato un grandissimo evento, e nemmeno potrebbe essere altrimenti data l'assenza di Peter Gabriel. Questo doppio album dal vivo una volta per tutte smentisce  chi pensava di poter continuare ad ammirare i Genesis orfani del frontman storico.

 

E anche se la ditta Genesis ha continuato a sfornare dischi negli anni successivi, di fatto la band non esisteva da tempo. Il ritiro di Steve Hackett subito dopo l'ultimazione del disco, sancisce la fine di un periodo magico ed irripetibile. Phil Collins non possiede la potenza vocale di Peter e la sua voce è troppo delicata per poter reggere brani come "Supper's ready" o "The lamb lies down on Broadway". In alcuni frangenti è davvero inascoltabile, mentre appare a suo agio con il  suo repertorio  di brani tratti da "A trick of the tail" e "Wind & Wuthering", soprattutto nella bella interpretazione di "Robbery assault and battery", qui ancora più umoristica. Molto incisiva comunque è l'opener "Squonk" che ben si adatta allo stile di Phil, ma più che la bravura del cantante impressiona la maestosità del pezzo suonato dal vivo; chissà quali vibrazioni avrebbe emanato cantata da Peter Gabriel!

Il primo disco si chiude con un finale da brividi della intramontabile "The musical box", fra la  deludente "Firth of Fifth", totalmente ridimensionata nella sua versione priva di flauto, e la bella "I know what i like",  con estratti dell' album "Trespass".

 

Certo non manca il coraggio a Phil quando, aprendo il secondo disco, annuncia "Supper's ready",  ma forse era meglio non pretendere tanto dalle proprie doti. Anche qui la mancanza di flauto si avverte e poi il magnifico finale cantato da Peter...lasciamo perdere, anche se la folla sembra in delirio.

Stranamente in "The cinema show" anche gli altri componenti della band appaiono rilassati e stanchi, mentre Phil si destreggia bene. Spetta a "Dance on a volcano" e "Los endos" chiudere il live show,  due stupendi brani del periodo  Collins.

Mi dispiace insistere su questo tasto, ma sarebbe stato uno strepitoso live-album se ci fosse stato il grande Peter Gabriel.

 

›› Ritorna a [Recensioni progressive]

 

 

  Home    Contatti Prog Link   Noi Consigliamo!