Commento di Manlio.
Agli amanti del progressive
di casa nostra basta vedere la data di uscita di un disco per poter già
pensare dove le tracce andranno a parare... Così alla vista di un 1977
(millenovecentosettantasette!) saremmo tutti tentati di accostarci al
lavoro "Forse le lucciole non si amano più" dei Locanda delle Fate
con non poca diffidenza. Ovviamente chi entra sulla lunghezza d'onda del
contesto non può che cercare tra le note del disco un taglio originale o,
almeno, un qualcosa di nuovo.
Bene ciò che brilla in queste
sette tracce è la perfetta sinergia tra i vari strumenti, soprattutto tra
pianoforte e clavicembalo.
Le tracce migliori sono "A volte un istante di quiete" con una
buona alternanza di pianoforte e chitarra, "Forse le lucciole non si
amano più" con la melodia sublimemente sottolineata dal pianoforte, il
tirato inizio di "Sogno di estunno" e "Non chiudere a chiave
le stelle." Onestamente non è uno dei miei dischi preferiti, forse per lo
stile proprio del gruppo o quel taglio leggermente cantautorale che sento
tra le note, dovuto (ne sono sicuro) al pesante fardello dell'anno di
produzione. Una nota altamente positiva è la buonissima qualità di
registrazione.
Non deve essere un disco da scartare...
Track List |
Formazione |
01.
A volte un istante di quiete
02. Forse le lucciole non si amano più
03. Profumo di colla bianca
04. Cercando un nuovo confine
05. Sogno di Estunno
06. Non chiudere a chiave le stelle
07. Vendesi saggezza
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Giorgio Gardino: Batteria
Luciano Boero: Basso/Hammond
Ezio Vevey: Chitarra/Voce/Flauto
Alberto Gaviglio: Chitarra/Voce
Michele Conta: Tastiere
Oscar Mazzoglio: Tastiere
Leonardo Sasso: Voce
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