RECENSIONI

a cura di Valerio De Felice

 

 Camel/ Mirage

 

Nel 1974 i Camel escono con Mirage. Un album frizzante con elementi più progressivi rispetto al precedente ed  almeno due grosse composizioni, come "Lady Fantasy", divenuta poi cavallo di battaglia della band, e "Nimrodel the procession the white rider".

La band sembra aver consolidato una maturità che forse mancava all'esordio, e si orienta in uno stile più definito, strutturato su composizioni più marcatamente prog; è probabilmente il disco che sparge il seme di un genere fantasy-prog che diventerà il marchio "Camel" e che frutterà molti consensi sia da parte del pubblico che dagli stessi addetti ai lavori.

 

Brani abbastanza semplici, ma ricchi di una grande originalità e di una grande carica evocativa, è questa la chiave di lettura dell'album. Supertwister ne è l'esempio: ascoltandola si materializzano scenari fantasiosi, dolci atmosfere che conducono in una dimensione di assoluta rilassatezza in cui trovano spazio beffardi folletti e maghi spietati, come in "Nimrodel", semi-suite suddivisa in tre parti ispirata alla saga de "Il Signore Degli Anelli" di Tolkien.

 

Il tema fantastico induce i musicisti a sonorità delicate, appunto, prive di soli ruggenti e fraseggi aggressivi. L'unica eccezione sotto questo punto di vista è "Lady Fantasy", dove Latimer entra con un riff vigoroso e si destreggia in soli di alta scuola.

 

Un disco di alto livello ma che mostra segni di incompletezza. Una mancanza che sarà colmata solo un anno dopo con il leggendario "The Snow Goose".

 

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