RECENSIONI

a cura di Michele De Felice

 

Van Der Graaf Generator/ Pawn hearts

 

Il pubblico progressivo da subito si è mostrato particolarmente attento al progetto Van Der Graaf Generator, band   fiorita sul finire degli anni sessanta in quella terra fertile chiamata Inghilterra. Le sonorità sono ricche di fascino, ampio spazio alle atmosfere cupe che si snodano tra i pochi momenti tranquilli. Il giovanissimo Peter Hammill si cala perfettamente nella parte del visionario, un pò come  Peter Gabriel per i Genesis anche se i due sono assai  diversi nei temi trattati.

 

Il punto più alto della carriera è proprio questo "Pawn Hearts", disco uscito nel lontano 1971 dopo altri ottimi lavori, soprattutto "The last we can do is wave to each other". Come gli E.L.P anche i VDGG modellano la  propria musica in funzione dei testi, molto forti con scenari terrificanti e catastrofici. Peter Hammil è il perfetto interprete di un vero e proprio pensiero, spesso confinato nel più cinico pessimismo, ma capace anche di uscirne e di trovare momenti di quiete. La sua è una delle voci più belle della musica progressiva, elegante e delicata ma anche tagliente nei momenti più oscuri.

 

La grande importanza riservata alle liriche è comunque coadiuvata da un variopinto tessuto sonoro, in primis fiati e sassofono di David Jakson e chitarra del signor Robert Fripp, anzi è proprio l'abilità strumentale dei musicisti a tradurre in modo magistrale gli stati d'animo del leader: basta confrontare la dolcezza con cui il piano accompagna la prima parte del  cantato nella stupenda Man-Erg, con la crudezza dei fiati intorno ai 4 minuti dello stesso brano, ed infine ancora l'armonia fra voci e sassofono. In questo i VDGG sono veramente inimitabili.

Gli altri brani dell'album non sono da meno. Bellissima "Lemmings" nei suoi dodici  minuti, ma una menzione a parte va fatta per la lunghissima "Plague of lighthouse keepers", suite grandiosa dove la voce di Peter Hammill è al culmine della purezza estetica.

"Pawn Hearts" è un altro di quei gioielli degli anni settanta!

 

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