RECENSIONI

a cura di Valerio De Felice

 

King Crimson/In the wake of poseidon

 

E'la prosecuzione di "In the court of the crimson king" sia per quanto riguarda le tematiche , di contestazione a sfondo sociale, che per le sonorità stesse. L'assenza di Lake, che abbandona il gruppo per gli E.L.P, è comunque un'importante perdita. Ora è Fripp a dettare tutti i tempi e ad utilizzare sapientemente il mellotron, ma la voce melodrammatica di Lake manca e come, soprattutto in brani come "Cadence and cascade" e "In the wake of poseidon".

 

Ad affiancare il gruppo il fiatista Mel Collins, musicista di fama internazionale che con il suo bagaglio jazz si dedica scrupolosamente a vari arrangiamenti dei brani. Collins, tra l'altro, collaborerà anche con i Camel negli album "Rain dances" e "Nude".

 

Una delle canzoni più attraenti, "Cadence and cascade" si apre con chitarre acustiche in primo piano con diversi innesti di piano e flauto. E' un forte richiamo ad "I talk to the wind" per la pacatezza del suono, ma meno affascinante.

"In the wake of poseidon", straripante di mellotron, ed incredibilmente emozionante, è un brano superbo che consacra i King Crimson come una delle maggiori band progressive di tutti i tempi.

"Cat food", invece, è un brano sperimentale in cui Fripp & company si divertono ad improvvisare e ancora in "The devil's triangle" ritorna il mellotron con suoni epici e cupi.

Un disco da possedere! 

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