RECENSIONI

a cura di Valerio De Felice

 

 Caravan/ In the land of grey and pink

 

Una delle maggiori band della rinomata scuola di Canterbury, produce un lavoro che rispecchia la creatività e la robustezza di idee dell'intero movimento progressivo dell'epoca.

 Partorito negli anni in cui la corrente si affermò e si impose al pubblico, "In the land of grey and pink" rappresenta il raggiungimento di un intenso lavoro artistico in cui si mescolano sapientemente melodie ed intensi spunti  di improvvisazione, che saranno, peraltro il motivo centrale di tutte le band di Canterbury, come ad esempio i Camel.

 

Il lavoro, arricchito dalle intuizioni dei fratelli Sinclair, abili spesso a ricercare elementi quasi scherzosi, come nella prima e quarta traccia, è indubbiamente quanto di meglio abbia sfornato la band nel corso dell'intera carriera. Molte idee, a volte semplici (Love to love you), altre volte complesse e ben arrangiate (Nine feet underground).

 

Senza alcun dubbio il miglior brano è  "Nine Feet Underground": una lunga suite di oltre 20 minuti suddivisa in 8 momenti di incredibile bellezza a partire da Nigel blows a tune e culminanti nelle suggestive Dissociation e 100% proof , in cui gli estimatori dei Camel potranno certamente ricercare analogie con "The snow Goose".

Un disco che ha segnato un'epoca e che è entrato di diritto nella storia del progressive!

 

Una curiosità. Con i Camel in seguito lavorò uno dei fratelli Sinclair, precisamente in Breathless, anche se l'album non ebbe un grande successo.

 

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