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   Sulla tua culla di bimba dal nordico candore marmoreo, Sophie,

un’alba chiara si stampa su vetri luccicanti di brina.

Un’ armonia soave risuona lenta nella stanza,

sospesa su tenere braccia che indagano incerte,

evocanti tenerezza.

 

O dolce Sophie, intrisa di dolci profumi d’infanzia,

facci sperare saggezza, come  il tuo nome

inciso nel mito dell’Ellade antica, invoca!

Facci sognare speranze e certezze!

 

Un tenero nido di allodole

stride di pigolanti suoni sul tuo davanzale.

Teneri fiori di loto s’intrecciano sul vaso

sospeso nel limbo della megalopoli,

che ignara li ospita.

 

Un suono di viola vibra melodioso nell’aria,

ebbra di luce,

carezza i cuori di chi generò ed animò

il tuo divenire esistenziale,

nel segno consapevole dell’Amore sublime

che tutto rinnova e ravviva.

 

Donato

2011-09-30