Un'altra volta ancora

 sorgerà la luna,

 sulla tua pelle di porcellana;

sul tuo diafano viso,

e sulle tue guance,

brillerà una goccia

di rugiada,

o forse una lacrima.

Ancora una volta,

mi strapperei l'anima,

col tuo sofferto silenzio.

Ti ricorderò sempre così,

distesa sotto quell'ulivo

antico e senza tempo

in mezzo ad un campo

di alti papaveri.

di primule e calendole;

tu, così invitante,

così viva e unica,

con quella tua pelle magnolia,

e così profondamente mia!

dal libro "L'usignolo e la rosa" di