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L'Educazione Continua in Medicina (E.C.M.) è diretta a fornire a tutti gli operatori sanitari gli elementi di conoscenza necessari per mantenersi professionalmente aggiornati e competenti.

 
     
 

CHE COSA E' L'ECM

La velocità con cui si sviluppano le conoscenze e le tecniche in campo medico, rende indispensabile per ogni operatore della sanità un continuo aggiornamento, che rappresenta anche una precisa responsabilità nei confronti dei cittadini ai quali l'operatore si rivolge.

Il programma Ecm avviato in Italia si propone di rispondere a questa esigenza, offrendo occasioni di formazione nei tre ambiti di competenza che concorrono a formare la professionalità di ciascun operatore sanitario:

  • il sapere, ovvero il possesso di conoscenze teoriche aggiornate
  • il fare, ovvero il possesso di abilità tecniche o manuali
  • l'essere, ovvero il possesso di capacità comunicative e relazionali
    A partire dal 2002, l'aggiornamento non e' più solo un'esigenza del singolo ma un preciso obbligo professionale, che può essere assolto frequentando eventi Ecm accreditati (residenziali, Fad o progetti formativi aziendali), ovvero certificati dall'apposita Commissione ministeriale, attraverso i quali si ottengono un certo numero di crediti Ecm, fino a raggiungere la quantità prevista anno per anno

 

 
 

CHI DEVE FARE ECM?

Complessivamente l’Ecm coinvolge in Italia circa 800mila professionisti, di cui 320mila infermieri. A partire dal 1_ gennaio 2002, infatti, il programma Ecm si applica a tutte le categorie professionali sanitarie, sia che i soggetti siano dipendenti o convenzionati con il Ssn o con strutture private, sia che si tratti di liberi professionisti.

Sono esonerati dall’obbligo dell’Ecm coloro che frequentano in Italia o all’estero corsi di formazione post base (corso di specializzazione, dottorato di ricerca, master, laurea specialistica) e coloro che usufruiscono delle disposizioni in materia di tutela della gravidanza e di adempimento del servizio militare.

Il decreto legislativo 229/99, che fissa le regole della formazione continua, indica anche forme di penalizzazione in caso di inadempienza all’obbligo formativo. In particolare, l’articolo 16-quater prevede che nei contratti nazionali del personale del Ssn si individuino “specifici elementi di penalizzazione, anche di natura economica, per il personale che nel triennio non ha conseguito il minimo di crediti formativi stabilito dalla Commissione nazionale”. Questa norma per ora non ha avuto applicazione, perchè approvata dopo la stipula dell’ultimo Ccnl, ma dovrà essere discussa con il prossimo rinnovo contrattuale. Da ricordare anche che lo stesso articolo 16 quater stabilisce che le strutture sanitarie private, per poter ottenere l’accreditamento da parte del Ssn, debbano dimostrare che tutto il proprio personale abbia assolto l’obbligo formativo regolarmente

 

 
 

PROGETTO FORMATIVO AZIENDALE

Si definiscono così gli eventi formativi organizzati da aziende sanitarie pubbliche (Asl, Ao, policlinici universitari, Irccs) o private (case di cura o altre strutture sanitarie) e prevalentemente rivolti al proprio personale dipendente o convenzionato. E' possibile anche che più aziende si associno per la realizzazione di un progetto formativo.

Il progetto formativo aziendale Ë in realtà una particolare modalità di formazione residenziale e dunque può realizzarsi secondo le diverse tipologie previste.

Il vantaggio di questo tipo di formazione sta soprattutto nella corrispondenza tra momento formativo e attività lavorativa: docenti e discenti operano già insieme, e possono di volta in volta anche scambiare i propri ruoli, le finalità del corso sono definibili in base alle esigenze della struttura e se ne può verificare l’efficacia in modo immediato e concreto.

Inoltre i progetti di formazione aziendale sono facilmente fruibili da tutti gli operatori, non richiedendo né spostamenti né attrezzature particolari, e sono economici: un quarto degli eventi realizzati nel 2002 con questa formula non richiedeva alcuna quota di iscrizione.

Le aziende possono utilizzare per questi eventi l’1% del budget, ovvero la quota destinata proprio alla formazione

 

 
 

COSA SONO I "CREDITI"

I crediti formativi Ecm sono l’unità di misura utilizzata per valutare l’impegno e il tempo che ogni operatore della sanità dedica all’aggiornamento e alla crescita qualitativa della propria professionalità. La valutazione del numero di crediti attribuibili ad ogni singolo evento Ecm viene effettuata da professionisti, ciascuno per la propria categoria professionale. Ciò significa che sono degli infermieri a valutare quanti crediti debba valere un evento rivolto agli infermieri.

Con forte approssimazione, si può utilizzare l’equazione per cui ad un’ora di impegno corrisponde un credito, anche se poi l’attribuzione dei crediti da parte della Commissione nazionale Ecm tiene conto anche del livello qualitativo e della pertinenza dell’evento Ecm nel curriculum delle diverse figure professionali. Proprio per quest’ultima ragione può capitare che lo stesso evento abbia un diverso valore in termini di crediti Ecm, a seconda che sia rivolto, ad esempio, ad un infermiere o ad un medico.

 

 
 

DI QUANTI CREDITI HO BISOGNO?

Per il primo quinquennio (2002-2006) si è stabilito che ciascun operatore debba ottenere complessivamente 120 crediti Ecm, con un obbligo progressivo di crediti da 10 per il primo anno fino a 50 per il quinto anno. Ogni anno si dovrà realizzare almeno la metà del debito formativo previsto e non si potrà comunque superare il doppio dell’obbligo.

2002: 10 crediti (possono essere recuperati anche nel 2003)

2003: 20 crediti

2004: 30 crediti

2005: 30 crediti

2006: 30 crediti

 

 
 

VALUTAZIONE E ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE

Ogni evento Ecm, di qualunque tipologia, deve obbligatoriamente concludersi con una verifica dell’apprendimento dei singoli partecipanti. Gli organizzatori potranno scegliere quale strumento utilizzare tra:

  • questionario
  • esame orale
  • esame pratico
  • prova scritta

Inoltre il professionista dovrà compilare una scheda di valutazione sull’evento formativo, nella quale potrà indicare la propria opinione riguardo a qualità, efficacia e pertinenza dell’evento rispetto al proprio aggiornamento.

Gli attestati di partecipazione per ora devono essere accuratamente conservati. Quando sarà attivato il sistema di certificazione, infatti, dovranno essere presentati al Collegio Ipasvi della propria provincia, che provvederà alla definitiva certificazione dei crediti ottenuti.

 

 
 

CHE COSA E' L'ECM "RESIDENZIALE"

Si definiscono cosÏ le attività formative per le quali occorre recarsi fisicamente nella sede in cui vengono svolte. Sono la modalità più tradizionale e diffusa di formazione, ma per contribuire ad una maggiore chiarezza la Commissione nazionale Ecm ha elaborato un dettagliato elenco degli eventi che si possono far ricadere in questa categoria:

  • congresso/simposio/conferenza/seminario
  • tavola rotonda
  • conferenze clinico-patologiche volte alla presentazione e discussione epicritica interdisciplinare di specifici casi clinici
  • consensus meeting interaziendali, finalizzati alla revisione delle casistiche per la standardizzazione di protocolli e procedure operative ed alla pianificazione e svolgimento di attività legate a progetti di ricerca finalizzata
  • corsi di formazione e/o applicazione in materia di costruzione, disseminazione ed implementazione di percorsi diagnostico-terapeutici
  • corso di aggiornamento tecnologico e strumentale
  • corso pratico finalizzato allo sviluppo continuo professionale
  • corso pratico per lo sviluppo di esperienze organizzativo-gestionali
  • frequenza clinica con assistenza di tutore e programma formativo presso una struttura assistenziale

Rientrano nella formazione residenziale anche i “progetti formativi aziendali” che descriviamo però separatamente.

 

 
 

FAD - FORMAZIONE A DISTANZA

Nel futuro la Fad potrebbe avere un grande sviluppo, anche se per ora si tratta solo di sperimentazione.

E' quel tipo di formazione che si realizza senza la contemporanea presenza fisica di docente e discente, che avviene cioè in modo asincrono o diacronico. La Fad si basa sull’impiego di materiali duraturi, ovvero disponibili nel tempo, e riutilizzabili:

  • materiali a stampa: riviste, libri, dispense
  • materiali audio e video: videocassette, audiocassette
  • materiali informatici: cd rom, programmi via internet, piattaforme informatiche
  • sistemi multimediali: videoconferenze

La Fad, che dovrebbe entrare a regime a partire dal 2004, ha due fondamentali vantaggi, l’economicità e la flessibilità. Ë economica in quanto uno stesso programma a distanza può essere utilizzato da moltissimi utenti, senza costi di spostamento e senza costi indiretti legati alle assenze dal posto di lavoro. Ë flessibile, e ciò consente di utilizzare vantaggiosamente il tempo a disposizione di ciascuno ed anche di aderire meglio alle modalità di apprendimento individuali.

Ben utilizzabile per gli aggiornamenti teorici e cognitivi (il “sapere”), la Fad è però difficilmente impiegabile per trasmettere competenze (il “saper fare”) e stili di comportamento (il “saper essere”). Per questa ragione ciascun operatore potrà ottenere attraverso la formazione a distanza solo una parte dei propri crediti Ecm annuali: al massimo l’80%.

 
 
 

IL FUTURO DELL'ECM

Il programma Ecm è ancora nelle sue fasi iniziali e dovrà svilupparsi ancora molto nei prossimi anni, migliorandosi nel confronto con gli operatori.

Innanzi tutto occorrerà ampliare l’offerta formativa per soddisfare adeguatamente le richieste di formazione di tutte le categorie professionali. Ciò potrà realizzarsi attraverso:

  • un maggior sviluppo dei progetti formativi aziendali;
  • coinvolgimento delle Regioni, con progetti formativi legati anche ai Piani sanitari regionali;
  • corsi Ecm che impieghino le tecnologie multimediali (Fad)
  • avvio di piani formativi individuali aderenti al professionista e alla sua specifica attività

Per facilitare la crescita dell’offerta formativa, inoltre, da quest’anno non dovranno più essere accreditati i singoli eventi, ma verranno accreditati direttamente gli organizzatori (provider), con un considerevole snellimento delle pratiche burocratiche.

Infine, si sta cercando di introdurre alcuni parametri percentuali sulle diverse tipologie di Ecm utilizzate dai singoli operatori, affinchè il piano formativo di ciascuno sia il più possibile equilibrato sia per aree tematiche sia per modalità di formazione:

  • Fad: non più dell’80% dei crediti totali;
  • eventi accreditati a livello regionale: non più dell’30% dei crediti totali;
  • eventi realizzati con didattica frontale, senza verifica e con oltre 200 partecipanti: non più del 20% dei crediti totali;
  • eventi su argomenti che non riguardano la specializzazione del professionista: non più del 25% dei crediti totali;
  • l’autoformazione: non più del 5% dei crediti totali.
 
 
   
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