Intervista:
Antonella Mazza
In
una recente intervista, Steve Swallow ha dichiarato che passare
dal contrabbasso al basso elettrico è stato in un certo senso
"traumatico": come ti relazioni in base alle diversità
dei due strumenti? E' stata una cosa naturale per te studiare l'uno
e l'altro?
Il
trauma vero credo sia passare dal basso elettrico al contrabbasso!
Nel senso che un contrabbassista su un basso elettrico bene o male
sa dove mettere le mani, non che questo basti a farglielo suonar
bene!!!ma diciamo che in qualche modo riesce a tirar fuori qualcosa.
Un bassista elettrico che per la prima volta si scontra col l' elefante
contrabbasso
ne esce male!!e' gia' tanto se riesce a fare due
note sulle corde vuote senza distruggersi le dita!Sono due mondi
diversi, sia per tecnica che per approccio che per stile.Per quel
che mi riguarda ho affrontato lo studio dei due separatamente. Studiavo
in Conservatorio la musica classica e il contrabbasso e poi privatamente
il basso elettrico. Dopo un po' si inizia a pensare solo alla musica
e non fa piu' differenza su quale strumento ti trovi
vai e
basta. E' comunque uno studio molto pesante e impegnativo!
Non
trovi che le case discografiche e i gestori dei locali italiani
pensino un po' troppo al loro tornaconto, rendendo la vita difficile
a tanti gruppi emergenti? Il musicista sembra ormai destinato a
divenire una figura sempre meno importante all'interno del music
business. Che consigli dai a chi decide di intraprendere questa
strada?
purtroppo
non ho consigli se non raccontare la mia esperienza sperando possa
in qualche modo essere utile
se qualcuno ha consigli
per favore dateli anche a me che faccio questo mestiere da 15 anni
e ancora ci ho capito poco.
Passiamo
a domande meno seriose :) Ma non per questo meno importanti
i musicisti che più ti hanno influenzato nel corso della
tua crescita musicale? Non necessariamente "bassisticamente"
parlando
La
mia formazione musicale e' quanto di piu' vario possa esserci!!
Ho iniziato ascoltando i Beatles, Battisti, Dalla e tutta la scuola
dei cantautori italiani, poi ho scoperto la musica classica e il
jazz quasi contemporaneamente. Tieni conto che sono cresciuta in
Calabria dove la possibilita' di vedere eventi live era scarsa!!
Ricordo di aver visto Alirio Diaz, grande chitarrista classico quando
avevo 10 anni e di essere rimasta impressionata dalla sensazione
di naturalezza con cui eseguiva delle cose che non riuscivo assolutamente
a comprendere!! Poi ricordo il concerto di Vasco Rossi! Ero con
tutta la mia famiglia, mio papa' ci faceva sedere coi nostri panini
imbottiti sugli spalti mentre uno stadio impazzito intonava Albachiara
e una grande adrenalina si impossessava di me. Crescendo ho iniziato
a scoprire quanto vasto e' il mondo della musica, scambiavo i dischi
con gli amici, compravo Jaco, Miles, Prince, ho vissuto la mia formazione
musicale in un periodo di grande fermento, diciamo che non c'erano
le boyband
Parole
sante! Quali sono le esperienze, o collaborazioni, che ricordi con
maggior piacere?
Non
ne esiste solo una, di ogni esperienza serbo un ricordo indelebile
nel cuore e se anche non e' stata proprio bella, la conservo come
monito! Ho conosciuto gente con cui lavorare e' stato bello e facile,
altri un po' meno! Ma ciascuno a suo modo, mi ha dato una mano a
crescere e migliorare. Grazie!!
Com'è
nata in te la passione per la cucina? A quanto pare sei una gran
cuoca! La donna perfetta
(si capisce che ci sto provando spudoratamente?
Ahahahah) Esistono affinità tra musica e cucina?
Diciamo
che e' nata da un istinto di sopravvivenza!! Sono andata fuori casa
per motivi di studio a 17 anni e volere o volare dovevo fare tutto
da sola!cosi' ho iniziato a mettere in moto anche la creativita'
culinaria! Poi pian piano con l'esperienza
come in tutte le
cose, si migliora! Perfetta non direi
ma grazie
accetto
la corte! La cucina e' una grande palestra espressiva, creare con
ingredienti sempre nuovi e diversi, mescolare sapientemente le dosi
ogni piatto e' un pezzo unico! Ti aspetto a cena allora?
Puoi
contarci ! Svolgi attività didattiche?
Ho
iniziato ad insegnare quando di cose da dire ne avevo ben poche
ma l'ho sempre fatto con umilta' e dedizione. Non ho mai mentito
agli allievi, ho cercato di crescere con loro, di far si che ogni
lezione potesse essere un viaggio nella musica, di far si che la
tecnica diventasse un modo per esprimere se stessi non una prigione
in cui rimanere ingabbiati. Oggi dopo tanti anni e tanti allievi
ne arriva sempre qualcuno che ha delle cose nuove da insegnarmi!
Ti
ringrazio per essere stata "vittima" del mio interrogatorio!
Un'ultima cosa: parlaci dei tuoi progetti futuri
"Il
futuro e' un'ipotesi" cantava Enrico Ruggeri! E la vita e'
un imprevisto tra un programma e un altro aggiungerei
nel
mio futuro prossimo, tipo che entro in studio il 1 febbraio! C'e'
la realizzazione del primo album con la band TRIACORDA, un trio
femminile davvero tosto.Facciamo rock con grinta ma senza esasperazioni.
A Marzo come ti dicevo ripartiro' in tour con Bertolino, intanto
continuo con le serate di jazz in giro, sto finendo di scrivere
gli arrangiamenti per il mio nuovo progetto che e' un omaggio a
Charlie Mingus
poi coi Madera, trio rock blues riprenderemo
da Aprile un po' di concerti in giro
insomma tanta carne al
fuoco.
Un bacione grande ,vi aspetto!!
E
noi non mancheremo! Ancora grazie ad Antonella per la sua disponibilità!
Visitate il suo sito http://www.antonellamazza.com
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