5° CICLO : Progetti strategici, data driven | L'organizzazione delle informazioni. Il data-base

13°lezione - 14°lezione


24/05/2004

Tredicesima lezione:doppia emme:A. Matrice

Il problema del Modelllo dinamico all'origine del Gis:Le informazioni A N strutturate e il database grafico.

1. Leonardo 4

 

A

B

C

1

12

   

2

 

13

 

3

   

=


Abbiamo visto diversi ambienti:raster,text,vector Oggi vediamo il mondo dei data.Non sono cellule con caratteristiche pittoriche come il raster o vettoriali come vector,ma hanno la caratteristica di contenere dati che associamo a numeri.il salto logico di questa convenzione è che la casella può non solo contenere dati,ma anche il risultato di un'operazione. ad esempio nella casella C3,contiene A1+B2.questa formulazione è potente perchè le caselle sono collegate e quindi se cambio un parametro di A1 cambia il risultato nella C3.posso modificare dinamicamente ogni pezzettino della mia informazione.Posso anche fare in modo che il risultato sia concatenato ad altre caselle.Posso avere infinite operazioni chiamate funzioni che possono cambiare.

Ha inserito un approccio what if:cosa accade al sistema se io cambio il problema?
modello dinamico di dati che può essere modificato più volte.vediamo le implicazioni che questo modo di pensare dinamico ha sull'architettura.

Questi programmi,fra cui excel possono funzionare o da sprec o da database.ogni entità del database è una riga o record.le linee verticali sono le caratteristiche o field.L'incrocio di ogni field e record mi da le caratteristiche.Quanti possono essere i field?infiniti,ma non è conveniente.creiamo tanti field in base alla praticità e necessità.quando creo un database lo creo in modo pertinente alla necessità per cui lo creo.cioè i field vanno creati in base a quello che devo fare.
Posso fare una ricerca estesa che interfacci i dati.Posso far tirar fuori al mio computer
i record che mi servono dal database madre,tiro fuori un nuovo database figlio.Non si deve aggiungere un field una volta impostato.invece aggiungere un record invece è molto facile.Va fatto quindi un minimo di pianificazione prima di creare il database.

adesso ci mettiamo dal punto di vista dell'architetto.
Modello per architetti:plastico.
Modello 100 anni fa: prototipo
Modello: dati che rappresentantano un fenomeno,statistico,fisico,matematico...
é possibile pensare all'architettura sotto questa forma.qual è il sistema di relazioni fisse all'interno di un progetto e quelle variabili?pensare all'architettura sotto forma di modello,non come modello da imitare,ma come struttura di dati che formano il progetto.

i mondi raster,text,vector,data sono matrici separate.Perchè non possiamo creare un sistema che lavori su tutte queste categorie?
Cominciamo dal mondo vettoriale e del database.
se mando una linea nel sistema vettoriale,ma voglio visualizzarla nel sistema database devo accoppiargli un record.ho fatto un salto mandando oltre ai dati vettoriali,anche dati strutturati in un database.
Il gis (geographic information sistem)si basa proprio su questo,cioè associano database e localizzazione grafica.
oggi i gis hanno informazioni tridimensionali;inoltre i dati possono essere scambiati da un'amministrazione all'altra.gis è l'inizio della parola modello.raggiungimento delle combinazione di vari sistemi di matrici.

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26/maggio/2004

RIASSUNTO:5 CICLI

PRIMO CICLO
1. L'impatto dell'informatica nella città e nella ricerca architettonica contemporanea | Il World Wide Web
l'informatica ha una convenzione.C=convenzione
crisi
C=centro capire in quale convenzione ci troviamo.
Importanza del codice html.internet si basa su un linguaggio multipiattaforma.creazione di due cose:ciascun computer ha un indirizzo singolo

SECONDO CICLO
2. Il mondo dei pixel materialità e immaterialità | Hardware e schermi, la digitalizzazione delle immagini. Il mondo raster.
l'evoluzione dei computer è andato a convergere su un paradigma grafico,evoluzione dell'hardware per capire che oggi tutti i computer hannno un pavimento comune che è il sistema RASTER.su uno schermo griglia esistono schermi descrittivi.

TERZO CICLO
3.La stratificazione e le sovrapposizioni | Il Mondo dei vettori. Geometrie e layer.
il vettore è più sofisticato perchè lavoro su entità.il codice è più maturo.lavoriamo su uno spazio x,y mappato a tre dimensioni.mentre nel raster lavoriamo su una griglia bidimensionale.in questo caso ogni volta che vediamo una cosa sullo schermo è proiezione di un mondo tridimensionale.lo schermo è proiezione.questo ha portato ad un viaggio spazio tempo,ragionando sulle proiezioni.da questo deriva ilquarto ciclo.
QUARTO CICLO
4.Masse collisioni traiettorie | La creazione della tridimensionalità. Estrusioni, Rotazioni, Operazioni booleane
arriviamo poi al quinto ciclo,quello dei modelli.ragioniamo in termini what if.
se al foglio gli diciamo una cosa in più che succede?se dico soltanto dei numeri posso relazionarli come voglio.però se io dico che l'uno rappresenta un record,ho fatto un passaggio per cui quei numeri acquistano un valore semantico.l'ultimo passaggio è capire come le due cose possono essere interconnesse.

 


Quattordicesima Lezione: doppia emme: B. Modello


La parola modello per un architetto è legato ad una decisione,per prendere decisioni c'è l'idea di modello come supporto.Modelli decisionali che nel novecento hanno costituito punti importanti di riferimento:Modello del bauhaus:parola chiave è l'oggettività,oggetto funzionante,macchina.in questo contesto nasce un'idea di modello oggettivo,il più oggettivo possibile:cioè si devono congelare delle informazioni e studiare cosa succede e creare dei modelli che hanno una realtà oggettiva,e lo sono in quanto sono bloccati i dati di partenza.da ciò derivano ad esempio gli standard minimi,Existence minimum.la norma,lo standard.a fianco all'idea di fare un modello decisionale oggettivo,c'e la nascita dei manuali.questo mondo del modello oggettivo e il mondo della tipologia,dei manuali è andato avanti per molto tempo.
Negli anni 60 prende vita un modello decisionale prestazionale:Alexander spiegava che una cosa per essere buona deve avere 120 prestazioni.le prestazioni venivano graficizzate con sistemi matematici.bisognava estendere le conoscenze per arrivare a delle scelte ponderate.questo non eludeva il modello precedente,ma lo arricchiva.
Il terzo è il modello strutturale:le decisioni sono strutturate in livelli principale e secondario,operando una gerarchia delle scelte.si tratta di vedere anche in una società le strutture forti,e all’interno di esse variano delle cose.Strutture forti e variabili.habraken teorizza questo ragionamento.questo approccio risponde a un sentimento di pluralità che negli anni 60 comincia ad essere evidente.la società è cambiata e si è fortemente evoluto.bisogna cominciare a guardare un po' verso la variazione.da una parte si cercano regole strutturanti e dall'altra si lascia libertà di variazione.
Modello diagrammatico:oggi ci troviamo in un approccio concettuale diverso.Esistono due grandi strade.non crediamo più ai modelli precedenti.Ma cosa succede in realtà?nonostante si sia acquisito un grado di complessità superiore,non si cancellano i vecchi strumenti.il problema della progettazione è quello di decidere quale strumento devo adoperare.c'è un rapporto tra lo strumento e il problema da risolvere.esistono vari strumenti oggi,ma non sono la porta d'entrata della progettazione di oggi.si pensa in una maniera diversa e noi siamo in un'epoca altamente soggettiva.questo cambiamento è decisivo,per cui l'entrata non può essere data dai modelli precedenti,ma è molto soggettiva.2 maniere fondamentali:1:idea di forma del progetto,predefinizione sintetica della forma dell'edificio,è una caricatura del progetto,che prefigura quella che sarà l'architettura.Modello sintetico che già lavora sul finale.con questo tipo di approccio,quando interviene l'informatica,in gehry si libera di più la fantasia,in quanto il sistema informatico diventa la realizzazione di questo sogno iniziale.Un altro tipo di approccio e sistema è quello che ha come parola chiave DIAGRAMMA.se faccio un diagramma indico le forze in campo e le loro relazioni in cui l'esito finale viene poi dato da varie soluzioni.la parola diagramma abbraccia l'informatica in maniera diversa,cioè si cerca di avere approcci di tipo diagrammatico che sfruttano la maniera mobile e mutevole dei dati.si parte da un diagramma con regole che vengono poi manipolate per dar forma al progetto.é quindi un approccio diverso.non c'è un'idea finale ma è il risultato di un processo.

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