3° CICLO: La stratificazione e le sovrapposizioni.Il mondo dei vettori.Geometrie e layer.

9°lezione -10°le zione

28/04/2004

Nona lezione:Vettori e Layer

1. Leonardo 2.
Secondo fondamentale quesito. Come faccio a trasmettere un disegno a distanza se sono ai tempi di Leonardo? E cioè senza fax, elettricità o mezzi fisici (cioè inviandolo manualmente). Come faccio cioè effettivamente a "trasmetterlo" se voglio trovare un sistema efficiente, più rapido, meno scemo del precedente.? Come si risponde a questa domanda?
Ecco un modo.
P:punto x-y
L:linea x-y X-Y
PL:poligono n° dei lati da 3 a n e per ciascuno devo avere il vertice. 3-n

b:bezier ,sono curve descrittre cartesianamente attraverso equazioni

stabilito questo codice,formato da tali gruppi,aggiungiamo una nuova famiglia di cose che riguarda il colore .RGB
posso dire che colore ha quell'elemento con due punti

C:RGB linea
S:RGB superficie

C/vector/L B2-G7,RGB 20,15,15
se mando una linea enorme è la stessa cosa che se ne mando una piccola.In quanto posso editare la linea come entità complessiva.posso applicare alla cosa trasmessa una serie di informazioni in una maniera concettualmente diversa dal sistema raster.posso trasmettere la linea,copiarla,duplicarla,ruotarla.Per trasmetterla la chiamo fin dall'inizio con nomi diversi L1,L2.il sistema vettoriale non opera su porzioni di schermo,ma su entità.il problema del sistema vettoriale è che non si posso operare per punto.Cioè se comunico una linea,non la posso più spezzare perchè rompo il codice.
ES:mandiamo un poligono con una convenzione vettoriale,con 4 lati.lo mando,una volta mandato non posso spezzare la figura.

nuovo ragionamento:
se devo passare molte informazione di tipo vettoriale.Come faccio a mandarle in modo intelligent?.Uso i layer.Passo delle informazioni con logica strutturata,efficiente,si possono manipolare,si può dare significato.
Il layer è efficiente e semantico,può avere un significato.Posso ampliare il codice:

C/vector/layer1: /P4,B2,G2,G6,B6.
Il layer descrive quello che sto mandando.Nasce nel mondo vettoriale.Succesivamente è stato riportato nel sistema raster.

9°lezione -10°lezione

Decima lezione: Eisenman


Tutta l'analisi di Eisenman è basata sulla Casa del Fascio e sulla Giuliani-Frigerio.
Eisenman guarda a queste due opere vedendo la casa del fascio come stratificazione dei livelli dall'esterno all'interno invece la casa Giuliani-frigerio inverte questo processo: si va dallo spazio primario interno verso l'esterno ottenendo effetti dinamici molto diversi. Eisenman a partire dalle sue HOUSE 1-2-3-4 che sono sempre riassemblate in vari modi e in particolare attenzione la HOUSE 2 -Casa Fascio erosione G-Frigerio esplosione-questa casa implode in uno spazio racchiuso come se un recinto virtuale fa esplodere dentro le parti.Dall'interno verso l'esterno.E' moltyo evidente che il punto di partenza siano le opere di Terragni e mette in gioco molti altri fattori complessi.
La ricerca degli anni ‘60 di Eisenman sul decostruttivismo porta ad esprimere i volumi in maniera metafisica e astratta .
Completo ribaltamento degli schemi (nuovi principi rispetto alla concezione rinascimentale). Negli anni ‘60 non si ragiona più per contenuti e nascono degli sguardi eccentrici rispetto all'architettura si guarda alla deformazione che genera angoli di vista particolari.
Padre delle architetture di E. sarà Colin Roe inglese ed eccentrico per antonomasia. Paragoni tra palladio e L_corbusier nei suoi scritti.
Su questo filone si innesta la filosofia di tre fasi che interessano gli architetti:
- strutturalismo: studio di come si organizzano i villaggi Claude Levi Strauss che studiò società antiche. Egli individua una dialettica tra strutture costanti all'interno delle strutture che gli architetti troveranno molto interessante e determinerà il pensiero strutturalista (Giancarlo De Carlo...)invece E. appartiene alla generazione dell'analisi del testo
- analisi del testo: i linguaggi da soli si autocodificano ed hanno delle regole interne di composizione leggere l'architettura secondo il testo attraverso alcune componenti sintattiche .
Il terzo livello è quello post strutturalista ovvero decostruttivo: la decostruzione è il dislocamento e parte dall'analisi del testo letterario classico ad esempio il decostruttivismo mette una lente spiazzante con i principi della fisica newtoniana che non c'entra nulla con la sua lente propria lettura delle potenzialità esterne .Questa è la differenza tra le prime due scuole che pongono l'attenzione sulle questioni sintattiche interne questa ultima esterne.
Fase di Eisenman del gruppo five sono 5 arch Meyer, Graves, Heydouck, Gatway e Sighel e Eisenman.
Principio della house 3 incontro tra due quadrati… cosa succede poi… House 6 concetti di volume sganciati dal piano .
House 10 fa un ragionamento più ricco e insieme alla carica teorica rendendola plausibile organizzata su un percorso in discesa dove si creano 4 quadranti che si disarticolano plasticamente e funzionalmente questa non verrà più realizzata e innesterà tutto un processo di innovo sulle stesse teorie.Siamo alla fine degli anni ‘70 dove E. entra in crisi egli come organizzatore culturale organizza un centro di ricerche avanzate uno dei più noti frequentatori è Rem Khoolas.
E. entra in psicanalisi e crea architetture che hanno a che vedere con il movimento e le trivellazioni.Il momento importante di passaggio è il ’78: progetto per Venezia clima delle parole chiave rapporto con il contesto inteso come mimetismo ed acquisizione dei ritmi limitrofi e riassemblaggio, la parola contesto diventa qui molto importante e si ha la consapevolezza che l'architettura si deve confrontare con il contesto e E. da una parte accetta questo discorso del contesto e dall'altra c'è il concetto che si muove concettualmente attraverso stratificazioni temporali mette questa griglia e ne inserisce una serie di padiglioni.
Le vecchie pergamene medievali lo stesso concetto di stratificazione e riutilizzo ,ilpalinsesto fa pensare a questa operazione .
Progetto in California dove alle preesistenze vengono aggiunte degli elementi .
Si perde la differenza tra architettura e sfondo, ciò significa che tutto appartiene alla stessa logica formativa .
Nel 1983 E. affronta il,tema della costruzione a Berlino vicino al muro e qui egli fa l'operazione sugli edifici preesistenti di mettere delle griglie e si realizzano nuovi pezzi che riammagliano la struttura : il risultato è un nuovo mondo unitario.
Tecnica di dislocamento opera dei progetti che partono da studi teorici e che ne creano dei formalismi di trasformazione .
In conclusione parlando dei layer che ibrida tecniche, mettono in atto dei suggerimenti per pensare all'architettura in maniera diversa .

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