Adesso veniamo al contrasto tra i risultati di Lenthéric e quelli di
Bellavitis. Bellavitis procede
per via puramente geometrica dimostra l'esistenza del
cilindro di superficie totale massima e che, in questo
caso, |
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Lenthéric procede per via analitica
come abbiamo fatto anche noi. Studiando la derivata
prima della funzione che
esprime l'area della superficie totale si arriva
all'equazione |
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e da questa all'equazione
biquadratica |
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che ammette quattro
radici reali e distinte ma l'unica che rappresenta
un massimo del problema è data proprio da |
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Al contrario Lenthéric afferma che il
problema della ricerca del massimo non ammette
propriamente una soluzione perché lo studio
dell'equazione che esprime la derivata prima della
funzione ha come radici |
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cioè non ammette radici
reali. In effetti però queste quattro radici sono le soluzione
dell'equazione biquadratica |
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che non è quella
corretta. In sostanza Lenthéric
nel determinare il termine di secondo grado di questa
equazione, che risulta
dalla somma di alcuni termini simili, ha commesso un
banale errore di calcolo, probabilmente una svista nel
valutare il segno di qualche addendo. |