Questa è stata la mia esperienza con
lOrganizzazione dei Testimoni di Geova:
Ho conosciuto i TdG circa 15 anni fa. In
quel periodo avevo iniziato a studiare per conto mio la
Bibbia (libro per me allora quasi totalmente sconosciuto
come per tutti quelli nati in un paese cattolico).
Essendo un tipo di mente molto aperta (senza presunzione)
sono stato ben felice di ascoltare i Testimoni di Geova
che dichiaravano di conoscere benissimo la Bibbia e di
poterne dare una interpretazione chiara, senza misteri e
soprattutto senza ricorrere a speculazioni umane: ogni
dottrina seguita dai Testimoni di Geova era basata esclusivamente
sulla Bibbia.
Ho iniziato quindi il cosiddetto
"studio biblico" che poi consisteva nello
studiare un libro della Società Torre di Guardia mentre
della Bibbia si dovevano leggere solo i versetti citati.
A volte facevo delle domande che riguardavano direttamente
la Bibbia o alcune sue parti, ma mi veniva sempre
risposto di avere pazienza, che adesso non avrei potuto
capire alcune cose, ma, dopo aver studiato i libri della
Società, gradualmente avrei compreso tutto.
Ho iniziato poi a frequentare la Sala del
Regno sia perché mi si continuava a ripetere che
altrimenti il mio "progresso" si sarebbe
arrestato sia soprattutto perché mi sentivo "in
colpa" per non accettare un invito da persone che si
erano mostrate così gentili con me utilizzando il loro
tempo libero (la domenica) per venirmi a trovare e
studiare la Bibbia. Nella Sala ho trovato molta
gentilezza e premura nei miei riguardi (soprattutto
allinizio), ed ho conosciuto molte brave e sincere
persone, e questo lo sottolineo sempre ai "veri
oppositori" dei Testimoni di Geova. Potrei anche
dire che è stata unesperienza almeno in parte
positiva, se non altro perché ho avuto un grande stimolo
a continuare a studiare ed approfondire la Parola di Dio.
Perché allora non sono diventato
Testimone di Geova?
Allinizio la promessa dei Testimoni
di Geova di poter "illuminare" la Bibbia e
rivelare il "piano di Dio" sembrava reale e
convincente. Ero quasi convinto che fosse la verità. In
genere, al livello di conoscenza in cui ero arrivato
(anzi molto prima in quanto era già qualche anno che
studiavo), la maggior parte rompe ogni indugio e accetta
che quella sia "la Verità" battezzandosi. Da
quel momento in poi ogni dottrina che viene dal Corpo
Direttivo non viene più messa in discussione in quanto
il Corpo Direttivo ha dimostrato ampiamente di essere lo
"schiavo fedele e discreto" le cui dottrine
sono saldamente fondate sulla Bibbia.
Ma io volevo seguire fino in fondo, visto
che era in gioco la mia vita e la mia felicità, la
raccomandazione della Bibbia di "ACCERTARSI DI OGNI
COSA". E più continuavo ad approfondire lo studio
della Bibbia (senza utilizzare sempre come chiave di
lettura le pubblicazioni della Società Torre di
Guardia), più vedevo che tante dottrine insegnate come
"Verità" non avevano un chiaro riscontro nella
stessa. Di fronte a queste mie osservazioni gli
"anziani" mi rispondevano sostanzialmente che
dovevo accettare le "interpretazioni" dello
"schiavo fedele" anche se non chiaramente
espresse nella Bibbia, perché solo il Corpo Direttivo
può avere il giusto intendimento in quanto ha un
"canale" privilegiato con Dio. Questo però era
in totale contrasto con quanto mi avevano assicurato
allinizio dello studio, ovvero che tutte le
dottrine dei Testimoni di Geova erano basate sulla Bibbia
e, a differenza ad esempio dei cattolici, non seguivano
Capi umani. Cominciai allora a pensare che il Corpo
Direttivo avesse fatto e facesse degli errori, ma non
dubitavo ancora della sua sincerità. Tuttavia, più
studiavo la Bibbia più mi convincevo che la somiglianza
tra i Testimoni di Geova e i primi cristiani era più
formale che sostanziale e che gli insegnamenti principali
di Gesù erano in realtà messi in secondo piano mentre
si dava molta enfasi ai "calcoli" per la fine:
ma Gesù non aveva detto che nessuno può stabilire il
giorno e lora? Feci quindi ricerche sulle
"vecchie" pubblicazioni della Società
disponibili: perchè il Corpo Direttivo nella sua breve
storia ha proposto una data dopo laltra dichiarando
ogni volta che il calcolo era basato sulla "solida
evidenza delle scritture"? E perchè il Corpo
Direttivo "giustificava" ogni volta il
fallimento non ammettendo il proprio errore come sarebbe
stato onesto fare, ma dando la colpa ai Testimoni di
Geova che si sarebbero creati "false
aspettative"? C'erano sempre più cose che non mi
convincevano più. Io ero un "proclamatore" non
battezzato anche se sono andato pochissimo "in
servizio" in quanto alcune dottrine fondamentali
come quella della "generazione del 1914", ora
in corso di cambiamento, non mi convincevano del tutto, e
quindi mi sarei sentito ipocrita nell'insegnare alla
gente come "verità" dottrine di cui già io
non ero personalmente convinto. Nel frattempo, altri
dubbi si facevano sempre più pesanti: era giusto che io
vietassi a mia figlia di 5 anni di vestirsi da
"principessa" a carnevale? o di partecipare con
le altre bambine a feste come i compleanni? dov'era
scritto? la "goccia" finale che ha fatto
traboccare il vaso è successa circa un anno fa quando,
avendo mia figlia iniziato la scuola, ed essendomi io
offerto di fare il "rappresentante" di classe,
gli "anziani" mi dissero che non potevo farlo
in quanto "assomigliava" ad una attività
politica. Precisai che il compito del rappresentante di
classe era esclusivamente legato ad attività scolastiche
e, trattandosi dei nostri figli, è molto importante
interessarsi dei loro problemi e dei loro progressi
scolastici, e collaborare con gli insegnanti perché
possano dare il meglio per loro. Forse che ai genitori
Testimoni di Geova non interessa lattività
scolastica dei loro figli? Gli "anziani" mi
risposero che, anche se nellattività del
rappresentante di classe non era implicata la politica,
tuttavia il rappresentante veniva eletto, e questo
"assomigliava" ad una competizione politica.
Spiegai allora che in questo caso non vi era alcuna
competizione, in quanto essendo stato io lunico
genitore che si era offerto, tutti gli altri
allunanimità avevano accettato la mia candidatura,
per cui il voto era solo un atto formale richiesto dalla
normativa scolastica. Mi accorsi che alcuni anziani non
erano più tanto sicuri del fatto che lincarico di
rappresentante di classe fosse incompatibile con
lessere un proclamatore Testimone di Geova. Si
presero così alcuni giorni per darmi una risposta, ed
alla fine il responso fu che, anche se non vi era
competizione, latto formale in sé del voto
non si addiceva ad un cristiano, e che quindi se volevo
continuare ad essere un "proclamatore" dovevo
rinunciare allincarico, altrimenti avrebbero dovuto
annunciare alla congregazione che non ero più un
proclamatore! Pensai dentro di me che questo modo di
ragionare era molto simile a quello dei farisei che
badavano più alla forma che alla sostanza delle leggi e
che a motivo delle loro "interpretazioni"
avevano svuotato la Parola di Dio del suo significato
profondo. Inoltre, mi sembrava ipocrita il fatto che il
genitore Testimone di Geova sentisse il diritto di
avvalersi della figura del rappresentante di classe ma non
il dovere di partecipare alla sua scelta! [Nella
classe di mia figlia vi sono 2 bambine figlie di
Testimoni di Geova che si sono trovate più volte in
situazioni imbarazzanti ed assurde per un bambino come il
non potere accettare nemmeno una caramella da un compagno
se offerta in occasione di feste tipo carnevale o Natale.
In certi casi si toccherebbe pure il ridicolo se la
vittima non fosse purtroppo un bambino innocente: quando
le maestre spiegarono per la prima volta alla classe le
addizioni, ci volle tutta la loro pazienza per convincere
queste povere bambine ad usare il segno + in quanto
troppo simile ad una croce!] Risposi quindi che non
potevo rinunciare al mio incarico a meno che mi
dimostrassero che le loro conclusioni erano saldamente
basate sulla Bibbia. Mi dissero che tali conclusioni si
basavano sulle pubblicazioni della Società Torre di
Guardia. Questo per me non era più sufficiente e quindi
venne dato lannuncio alla congregazione che non ero
più un proclamatore (ovviamente senza spiegare il
perché, alimentando così ogni sospetto di
"apostasia" o di "immoralità" come
avviene sempre in questi casi). A questo punto smisi
completamente di associarmi e cominciai a fare una
ricerca scritta sistematica sulle dottrine dei Testimoni
di Geova confrontate con il reale insegnamento cristiano
riportato nella Bibbia, ed a fare uno studio del testo
della Traduzione del Nuovo Mondo (la bibbia geovista)
confrontata con il testo greco originale fornito sempre
dalla Società Torre di Guardia (avvalendomi della mia
conoscenza scolastica del greco: ho fatto il liceo
classico). Scoprii quindi anche il "trucco"
della doppia traduzione: quella "parola per
parola" corretta e quella sulla colonna destra
"ufficiale" adattata alle dottrine del Corpo
Direttivo. Per mia moglie, che invece era diventata una
Testimone di Geova, e che già aveva qualche dubbio, fu
una rivelazione, e decise di non frequentare più la
Sala. Non volle e non vuole per ora dissociarsi perché
sa che questo impedirebbe ai "fratelli ed alle
sorelle", che per lei e per me rimangono sempre
tali, di poter parlare con noi, ma soprattutto per
evitare ulteriori problemi nei rapporti familiari con i
miei genitori che sono Testimoni di Geova e sono già
stati messi in guardia dagli "anziani" nei
nostri confronti, in particolare è stato sconsigliato
loro di parlare di argomenti religiosi con noi! Gli
"anziani" hanno fatto di tutto per cercare di
convincere mia moglie a dissociarsi, avendo timore che
noi possiamo "parlare" con i Testimoni di Geova
(soprattutto io che non posso essere disassociato). In
realtà, sapendo che i Testimoni di Geova sono
"vittime di vittime", come vengono definiti da
Raymond Franz, avendo noi compreso queste cose cercheremo
di fare del nostro meglio, ben consapevoli delle
difficoltà, per aiutare questi nostri
"fratelli". In questultima riflessione
risiede la sostanziale ragione per cui firmo questa
testimonianza con uno pseudonimo.